Iran - La via Spirituale
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Maddalena Celano (Assadakah News) - La realizzazione di questa analisi è resa possibile dalla disponibilità del volume "La Via Spirituale", un'opera che condensa gli insegnamenti di Ruhollah Musawi Khomeyni e Mortaza Motahhari. Si ringrazia in modo particolare l' Associazione Islamica Imam Mahdi per aver facilitato la diffusione di questo testo, fornendo al contesto accademico un accesso diretto a fonti primarie della spiritualità sciita.
La Gnosi Islamica ('Irfân): Un Percorso di Integrità e Perfezionamento
Il volume "La Via Spirituale" si presenta come una bussola essenziale per comprendere l''Irfân, il cuore esoterico della fede sciita. La Gnosi Islamica non è una deviazione o un'eresia, ma, come chiarisce Mortaza Motahhari, il compimento e il perfezionamento della pratica religiosa ortodossa. Essa è la scienza che eleva la Shari'ah (la Legge esteriore) alla sua verità interiore (Haqīqa), trasformando la fede da un mero atto di obbedienza formale a una realizzazione esperienziale e diretta della Realtà Divina.
Il cammino, noto come "Viaggio e Cammino" (sayr wa sulūk), è un rigoroso programma di disciplina interiore volto a sciogliere i veli dell'illusione e dell'ego. Khomeyni, nella sua intima "Lettera al figlio," fornisce il motore etico di questo percorso, esortando il discepolo (e per estensione ogni lettore) alla "Grande Lotta" (Jihad al-Akbar). Questo conflitto non è rivolto a un nemico esterno, ma è la guerra santa contro il proprio sé inferiore (nafs). Per Khomeyni, la purificazione morale e la conoscenza di sé sono il sommo bene e la condizione necessaria per accedere alle maqāmāt (stazioni) spirituali. La sua esortazione, fervente e pressante, smentisce l'idea di una Gnosi come speculazione astratta, ancorandola saldamente all'azione etica e alla trasformazione del carattere.
La Distinzione Critica: L'Irfân contro il Dualismo Gnostico
Il pensiero sciita, e in particolare l''Irfân espresso in questo testo, è cruciale per stabilire una chiara differenziazione rispetto allo Gnosticismo storico dei primi secoli, spesso associato, seppur ereticamente, al Cristianesimo. La divergenza è cosmologica e dottrinale, e ruota attorno al principio del Tawhid (l'Unità Assoluta di Dio).
Mentre le correnti gnostiche dualiste postulavano un universo materiale creato da un'entità inferiore o maligna (Demiurgo) e vedevano la materia come una prigione ontologica per la scintilla divina, l''Irfân sciita è monoteista senza compromessi. Non c'è spazio per un dualismo cosmico di Bene e Male originari. Dio è l'unica realtà; il mondo è la Sua manifestazione imperfetta, ma non malvagia.
Di conseguenza:
* Status della Materia e del Mondo: Nello Gnosticismo classico, la salvezza implicava la fuga dal mondo materiale. Nell''Irfân, il mondo e il corpo sono il luogo della prova e della disciplina. Il Jihad al-Akbar di Khomeyni si svolge nel corpo, non contro il corpo come prigione maligna.
* Relazione con la Legge: Lo Gnosticismo storico spesso si poneva in antitesi con la Legge veterotestamentaria e le istituzioni terrene.
L''Irfân, al contrario, come argomentato da Motahhari, vede la Shari'ah come il veicolo indispensabile. La Gnosi non è un sostituto della Legge, ma la sua quintessenza vivificante, senza la quale il percorso mistico si trasformerebbe in una vuota pretesa.
"La Via Spirituale" offre la testimonianza che l''Irfân non è una forma di sincretismo o di eterodossia, ma una via sapienziale che rafforza l'ortodossia islamica. La sua ricerca della conoscenza non porta a un'evasione nichilista dal mondo, ma a una profonda integrazione tra la pratica esteriore della Legge e la realizzazione interiore della Verità, offrendo un modello di spiritualità rigoroso e olistico.







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