L' Eclissi del diritto: Cronaca dello smantellamento sistematico della Palestina
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Maddalena Celano (Assadakah News)
Mentre la comunità internazionale resta impantanata in sterili dibattiti diplomatici, il territorio palestinese è teatro di una trasformazione brutale e coordinata. Non siamo di fronte a semplici "effetti collaterali" di un conflitto, ma a una strategia deliberata che sfida apertamente i pilastri del diritto internazionale e la dignità umana. Da Gaza alla Cisgiordania, la realtà racconta di un popolo stretto tra l'incudine della forza militare e il martello dell'asfissia economica.
Gaza: La Tregua come Illusione
A Gaza, il concetto di "cessate il fuoco" è stato svuotato di ogni contenuto reale. Nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, le operazioni militari continuano a colpire deliberatamente gli assembramenti di sfollati, spesso all'interno di "zone sicure" precedentemente designate.
L’arma più silenziosa e letale rimane però il blocco degli aiuti. Impedire l’ingresso di cibo, acqua e medicinali non risponde a necessità tattiche, ma configura quella che molti esperti definiscono una punizione collettiva. L’Articolo 33 della IV Convenzione di Ginevra parla chiaro: "Nessuna persona protetta può essere punita per un reato che non ha commesso personalmente". Trasformare la fame in uno strumento di pressione politica è una violazione dei diritti fondamentali che grida vendetta di fronte alla giustizia universale.
Cisgiordania: La Guerra Invisibile ai Contadini e alla Terra
Mentre l'attenzione globale è rivolta alle macerie di Gaza, in Cisgiordania si sta compiendo un’annessione de facto. Non si tratta solo di espansione edilizia, ma di uno sradicamento culturale ed economico:
* Il Terrore nelle Campagne: Gli attacchi sistematici dei coloni, che incendiano uliveti secolari e distruggono le coltivazioni, mirano a spezzare il legame vitale tra il contadino palestinese e la sua terra.
* L’Incursione nelle Infrastrutture: Nei campi profughi di Jenin e Tulkarem, la distruzione non risparmia nulla. La demolizione di strade, reti idriche e servizi primari non ha finalità difensive, ma serve a rendere questi luoghi inabitabili, spingendo la popolazione verso nuovi spostamenti forzati.
* L’Illegalità degli Insediamenti: L'espansione delle colonie viola l’Articolo 49 della IV Convenzione di Ginevra, che vieta alla potenza occupante di trasferire la propria popolazione civile nel territorio occupato.
Lo Strangolamento Finanziario: Pirateria di Stato
Oltre ai bulldozer e ai droni, Israele utilizza la leva finanziaria per mettere in ginocchio l’Autorità Palestinese. La trattenuta arbitraria dei fondi di compensazione (clearance) — tasse legalmente spettanti ai palestinesi — è un atto di sabotaggio istituzionale. Senza questi fondi, scuole, ospedali e servizi pubblici collassano, portando la società civile sull'orlo del baratro. Questo strangolamento economico è la prova di una volontà politica che mira a negare ai palestinesi qualsiasi forma di autogoverno funzionale.
La Sfida alla Comunità Internazionale
Il parere della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) del 19 luglio 2024 è stato inequivocabile: l’occupazione israeliana è illegale e deve cessare il più rapidamente possibile. La Corte ha stabilito che lo Stato di Israele ha l'obbligo di riparare i danni causati e che tutti gli altri Stati hanno l'obbligo di non riconoscere come legittima la situazione creata da questa presenza illegale.
Eppure, Israele continua a ribellarsi a queste sentenze, agendo come se fosse al di sopra delle regole che governano il mondo moderno. Questa "eccezionalità" non danneggia solo la Palestina, ma mina l'intero sistema del diritto internazionale, suggerendo che la forza bruta possa ignorare impunemente le Corti di Giustizia.
Scrivere oggi di Palestina non è un esercizio di retorica, ma un atto di testimonianza necessaria. Non può esserci pace senza la fine dell'occupazione, e non può esserci sicurezza senza il rispetto dei diritti umani universali. La resistenza del popolo palestinese, che continua a piantare ulivi dove altri portano il fuoco, è il monito più potente per un mondo che non può più permettersi di restare a guardare.







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