L' identità cubana trionfa a Roma
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Maddalena Celano (Assadakah News) - L’Identità Cubana Trionfa a Roma: Il Ruolo della Cultura e della Diaspora

Si è tenuto con grande successo a Roma, presso l’Hotel Roma Aurelia Antica, il 25 ottobre, un cruciale Incontro di Associazioni di Cubani Residenti all’Estero (ECRE). L’evento ha riunito la diaspora cubana proveniente da diversi paesi europei per discutere e riaffermare l’identità nazionale, la memoria storica e il ruolo vitale della cultura come “spada e studio della nazione”, in piena fedeltà al pensiero martiano.

La Voce Istituzionale: Il Sostegno dell’Ambasciata
L’iniziativa ha beneficiato del pieno sostegno della Missione Diplomatica di Cuba in Italia, simbolo di continuità e coesione tra patria e diaspora. Pur non figurando tra i relatori dei panel, l’Ambasciatrice Mirta Granda Averoff, in qualità di Capo della Missione, ha incarnato la più alta espressione del sostegno istituzionale, rappresentando l’unità morale e politica della nazione cubana, fondata sul principio martiano dell’“amore come vincolo tra gli uomini e tra i popoli.”
Di grande rilievo è stato l’intervento della Ministra Consigliera Economica, Inalvis Bonachea González, nel Panel 4, dedicato al ruolo della diaspora nello sviluppo socioeconomico del Paese. Bonachea ha illustrato il contributo concreto dei cubani residenti all’estero alla crescita economica e alla resilienza nazionale, dimostrando che l’identità culturale è anche una leva per il progresso materiale, non solo un’eredità simbolica.
La chiusura ufficiale è stata affidata ad Ana Teresita González Fraga, Direttrice Generale della DGACCRE (Direzione Generale per gli Affari Consolari e i Cubani Residenti all’Estero), la quale ha sottolineato la funzione strategica del dialogo continuo tra lo Stato e la sua diaspora, una componente sempre più integrata nel progetto rivoluzionario e nella proiezione internazionale di Cuba.
L’Eredità di José Martí e l’Impegno di Olga Lidia Priel Herrera
Il cuore ideologico e poetico dell’incontro ha pulsato attorno all’eredità di José Martí, padre dell’indipendenza cubana e fondatore di una visione umanista che ancora oggi informa la cultura e la politica dell’isola. L’apertura della giornata, con la mostra dedicata al Comandante Fidel Castro Ruz, e l’intervento appassionato di Olga Lidia Priel Herrera, hanno richiamato la profonda connessione tra memoria storica, rivoluzione e cultura, pilastri inseparabili del socialismo cubano.

L'Architettura del Pensiero Martiano: Il Ruolo del Centro Studi e della Pedagogia
L'omaggio a José Martí e la riaffermazione dei suoi principi non sono gesti simbolici isolati, ma il frutto di un lavoro istituzionale e pedagogico continuo, incarnato in Patria dal Centro di Studi Martiani (Centro de Estudios Martianos).
Il Centro di Studi Martiani: Custode del Legato Nazionale
Fondato a L'Avana, il Centro ha il compito cruciale di salvaguardare e promuovere l'immenso lascito intellettuale e morale di Martí. Non si limita alla conservazione documentale, ma è un'istituzione scientifica e culturale che promuove la ricerca accademica sulle sue opere complete. Attraverso la diffusione di pubblicazioni e l'organizzazione di incontri accademici, il Centro assicura che il pensiero di Martí — sulla giustizia, sull'unità dei cubani, e sulla necessità di una cultura come "spada" di difesa nazionale — resti vivo e vigente, fungendo da bussola ideologica per la nazione e la sua diaspora.
La Pedagogia di Martí: Fondamento Etico e Pratico
Il pensiero di Martí è intrinsecamente legato al concetto di educazione. Il suo ruolo pedagogico è considerato fondamentale nella formazione dell'identità cubana. Egli concepiva la scuola e l'insegnamento in un contesto sociale più ampio, con l'obiettivo supremo di preparare l'uomo per la vita, promuovendo un'istruzione pratica e utile.
La sua visione etica dell'educazione mirava alla formazione di cittadini integrali, capaci di amare la patria, di agire per la giustizia e di unire la conoscenza scientifica con la sensibilità umana. Il suo messaggio è particolarmente diretto ai giovani; non a caso, scrisse la celebre rivista per bambini, La Edad de Oro (L'Età d'Oro), riaffermando che "i bambini sono la speranza del mondo". Questa eredità pedagogica si riflette oggi nel sistema educativo cubano, dove l'etica martiana è un pilastro nella formazione delle nuove generazioni.
La Cronaca Dettagliata degli Interventi: Un Programma Ricco di Contenuti
10:30 - 12:00 | Panel 1 – “La Cultura come spada e studio della nazione”
Con gli interventi di Ana Katherine Martínez Bermúdez (Francia), Claris Cruzvaz Anceume (Spagna), Janet Platero Díaz (Italia) e Irma de la Caridad Castillo Ruiz (Italia), le associazioni hanno riflettuto sul ruolo della cultura nella difesa dell’identità cubana all’estero, riaffermando l’importanza della lingua, della letteratura, del teatro e delle arti visive come strumenti di emancipazione e unità nazionale.
14:00 - 15:30 | Panel 3 – Gli Effetti del Blocco e la Solidarietà
Questo panel ha affrontato le conseguenze del blocco economico sulla salute e sulla sovranità cubana. I relatori Ana Loidis Galans, Mercedes López-Lanuza Barthelemy e Enrique Alayón Gutiérrez hanno offerto una panoramica delle sfide e del ruolo della solidarietà internazionale, tema centrale nella missione di Cuba nel mondo.
15:30 - 17:00 | Panel 4 – Sviluppo Socioeconomico e Diaspora
L'intervento della Ministra Consigliera Economica Inalvis Bonachea González e di Rajid Rodríguez (Francia) si è concentrato sulla partecipazione attiva dei cubani residenti all’estero nei progetti di sviluppo del loro Paese, trasformando l’emigrazione in una risorsa strategica per il futuro della nazione.

La Cultura Viva: Danze, Musica e Arte come Espressione dell’Anima Cubana
Uno dei momenti più emozionanti della giornata è stato rappresentato dalle esibizioni artistiche e musicali, che hanno portato nella sala dell’Hotel Roma Aurelia Antica il ritmo, i colori e l’anima stessa di Cuba. Le danze tradizionali cubane, tra cui son, rumba, danzón e casino, hanno trasformato l’evento in una vera celebrazione collettiva, unendo i partecipanti in un abbraccio di suoni e movimenti che incarnano l’essenza della cubanidad.
L’arte, nelle sue molteplici forme — pittura, poesia, musica e danza — è stata riconosciuta non solo come elemento estetico, ma come strumento di resistenza, identità e unione politica. Come ha ricordato una delle relatrici, “ogni passo di danza cubana è anche un atto di memoria”: un modo di ricordare le radici africane, spagnole e indigene che si fondono nella cultura dell’isola, simbolo di sincretismo e libertà.

Le Arti Visive e la Fotografia: Memoria, Colore e Rivoluzione
Tra le manifestazioni più potenti dell’identità cubana all’estero spiccano le arti visive e fotografiche, linguaggi che traducono la memoria collettiva in immagine e luce. Le mostre presentate nel corso dell’evento hanno reso omaggio a un’estetica profondamente legata alla lotta rivoluzionaria e alla dignità del popolo cubano: i volti dei campesinos, i paesaggi dell’Avana, i simboli del socialismo caraibico si fondono in un mosaico di colore e passione.
La fotografia, in particolare, si è affermata come atto di testimonianza e di affermazione politica, capace di raccontare la verità di Cuba al di là dei filtri ideologici occidentali. Ogni immagine, ogni pennellata, diventa così un gesto d’amore verso la patria e verso il popolo, un modo per dire al mondo che Cuba continua a vivere, creare e resistere.

Una Diaspora che Parla con la Patria
L'Incontro si è concluso con la lettura e approvazione della Dichiarazione finale, documento che sigilla l'impegno della diaspora a continuare a lottare per la propria identità, ispirata dal pensiero di José Martí e rafforzata dal dialogo con le istituzioni. La giornata ha dimostrato che la cultura cubana non è un retaggio del passato, ma una promessa di futuro, capace di superare frontiere e generazioni.
A Roma, il 25 ottobre, ha trionfato l’identità cubana nella sua forma più pura e luminosa: popolare, solidale e rivoluzionaria.










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