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Lega Araba - A Jeddah il Summit più importante degli ultimi anni

Roberto Roggero - Quello che comincia domani nella città saudita di Jeddah è il 32° vertice della Lega Araba, e sicuramente più importante degli ultimi anni. Le questioni da discutere non sono poche, e tutte di estrema importanza per i delicati equilibri del mondo arabo e non solo. I partecipanti al vertice di Jeddah dovranno affrontare la sempre in sospeso questione palestinese; la riammissione della Siria dopo 12 anni di sospensione, alla presenza del presidente Bashar Al Assad, che non incontra il consenso unanime; la situazione di emergenza in Sudan perché proprio a Jeddah, i portavoce delle due parti in causa non riescono a trovare un accordo; il processo di pace nello Yemen; la questione Marocco-Algeria; il processo di riavvicinamento fra Arabia Saudita e Iran e tutti i conseguenti processi di riavvicinamento dei Paesi del Golfo. E questi sono solo alcuni degli argomenti, ma molti altri sono sotto i riflettori, sia dal punto di vista economico, che geopolitico, sociale e diplomatico.

Intanto, a Jeddah stanno giungendo i partecipanti al vertice. Il presidente del Consiglio Direttivo Presidenziale della Repubblica dello Yemen, Rashad Mohammed Al-Alimi è stato fra i primi a giungere all’aeroporto internazionale King Abdulaziz, oltre al re del Bahrain, S.A. Hamad bin Isa Al Khalifa, ricevuti dal principe Badr bin Sultan bin Abdulaziz, dal vice governatore della regione della Mecca, dal segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, e da numerosi alti funzionari civili e militari.

L'Ambasciatore della Repubblica di Gibuti presso il Regno dell'Arabia Saudita, Dya-Eddine Said Bamakhrama, ha affermato che il Vertice di Jeddah, coincide con molte sfide che il mondo arabo deve affrontare, e alla luce delle condizioni critiche sul piano globale.

Il Sudan soffre da più di un mese di un grave deterioramento a causa dei sanguinosi scontri nonostante le speranze di trovare un accordo frale parti. In un comunicato stampa all'agenzia nazionale saudita (SPA), l'ambasciatore ha ricordato il ritorno della Siria nella Lega Araba, chiedendo ad Allah Onnipotente di preservare e concedere alla Siria, e a tutti i Paesi arabi, la necessaria sicurezza, prosperità, unità e solidarietà. S.E. Bamakhrama ha sottolineato che il vertice arabo di quest'anno trae la sua importanza da diversi aspetti, tra cui lo svolgimento nel Regno dell'Arabia Saudita, con il suo status eccezionale nel mondo arabo e islamico e il suo peso politico ed economico riconosciuto a livello mondiale.

Il Summit di Jeddah arriva anche in un momento critico e con importanti sviluppi geopolitici che richiedono la consultazione di tutti, per far luce sulle varie sfide e raggiungere raccomandazioni e decisioni che contribuiscano a risolvere le situazioni di crisi, come il riassetto dello status delle relazioni arabe con l'Iran dopo il ritorno delle relazioni saudite-iraniane, che erano state interrotte per diversi anni, così come le relazioni tra l'Iran e altri Paesi arabi. L'Ambasciatore della Repubblica di Gibuti ha espresso il suo ottimismo per il successo del Vertice di Jeddah, presieduto dal Regno dell'Arabia Saudita, sotto la guida del Custode delle Due Sacre Moschee, Re Salman bin Abdulaziz Al Saud, e di Sua Altezza Reale Mohammed bin Salman.

Anche l'Ambasciatore dello Stato del Qatar presso il Regno dell'Arabia Saudita, Bandar bin Mohammed Al-Attiyah, ha espresso l'auspicio che il 32° vertice arabo sia un evento storico per promuovere un'azione congiunta araba e riunificazione. Ha sottolineato che il prossimo vertice rappresenta un barlume di speranza per rafforzare la solidarietà araba, sviluppare relazioni politiche e legami economici, stabilire priorità che assicurino il raggiungimento del supremo interesse arabo e consolidare il concetto di sicurezza nazionale araba globale. L'Ambasciatore del Qatar ha elogiato i grandi sforzi compiuti dal Regno dell'Arabia Saudita per far convergere le opinioni, promuovere il dialogo, limitare le crisi e sostenere percorsi globali di sviluppo arabo. Ha sottolineato la posizione che il Regno occupa a livello regionale e globale e l'acume politico della leadership saudita, che rappresenta elementi importanti per il successo del prossimo vertice. Al-Attiyah ha sottolineato che il fatto che questo vertice si tenga nel Regno dell'Arabia Saudita gli conferisce un peso significativo a causa della posizione politica, economica e religiosa del Regno tra le nazioni arabe e islamiche, nonché altre nazioni nella regione e dintorni mondo, affermando che ciò pone il Regno in grado di svolgere un ruolo significativo nel successo del Vertice e nella realizzazione delle aspirazioni di questo Paese.

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