Libano - Il governo denuncia violazione israeliana
- Roberto Roggero
- 2 giorni fa
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Assadakah News - Il presidente della Repubblica libanese, Joseph Aoun, ha espresso ferma condanna della recente aggressione israeliana alla periferia meridionale della capitale libanese, Beirut, sottolineando: "questa palese violazione di un accordo internazionale e degli assiomi delle leggi e delle risoluzioni umanitarie e delle Nazioni Unite, alla vigilia di una sacra occasione religiosa, è la prova inconfutabile del rifiuto da parte dell'autore delle esigenze di stabilità, insediamento e pace giusta nella regione.

È un messaggio inviato dall'autore di queste atrocità, agli Stati Uniti d'America e alle loro politiche e iniziative, in primo luogo, attraverso la cassetta postale di Beirut e il sangue del suo popolo innocente e dei civili, a cui il Libano non accetterà mai".
Anche il primo ministro libanese, Nawaf Salam, ha condannato con forza le ripetute minacce e attacchi israeliani contro il Libano, soprattutto nella periferia sud di Beirut, ritenendo che costituiscano "un attacco sistematico e deliberato al Libano, alla sua sicurezza, stabilità ed economia, soprattutto alla vigilia delle vacanze e della stagione turistica".

Il primo ministro ha sottolineato che questi attacchi rappresentano una flagrante violazione della sovranità libanese e della Risoluzione ONU 1701, invitando la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per dissuadere Israele dal continuare le sue aggressioni e per obbligarlo a ritirarsi completamente dal territorio libanese.
Il presidente del Parlamento Nabih Berri ha affermato che la posizione riguardo alla continua violazione israeliana della sovranità del Libano e alle risoluzioni di legittimità internazionale, l'ultima delle quali è la brutale aggressione aerea israeliana nella parte meridionale della capitale libanese Beirut, è identica e adottata dalla posizione del presidente della Repubblica, Joseph Aoun, con tutti i contenuti nazionali e sovrani".

Ha aggiunto che la solidarietà è necessaria di fronte all'aggressione israeliana, che "non prende di mira una setta o una regione specifica", ma tutto il Libano, i libanesi e persino gli arabi e i musulmani nei loro santuari e riti religiosi più sacri alla vigilia dell'Eid al-Adha. Berri ha concluso dicendo: "Siamo destinati in ogni sacrificio a offrire sacrifici in difesa del Libano e della sua sovranità, e l'aggressione israeliana non ci fermerà".
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