Libertà di stampa sotto assedio
- 2 nov
- Tempo di lettura: 3 min

Maddalena Celano (Assadakah News)
🚨 La Libertà di Stampa È Sotto Assedio: Impunità Globale e L'Ombra Lunga dell'Occidente 🚨
Nella Giornata Internazionale per la Fine dell'Impunità per i Crimini contro i Giornalisti, la verità è che l'impunità è diventata una politica globale, con la "democrazia" liberale in prima linea nel mascherare la repressione.
Il 2 novembre, la comunità globale dovrebbe celebrare la Giornata Internazionale per la Fine dell'Impunità per i Crimini contro i Giornalisti, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013. Tuttavia, la ricorrenza di quest'anno non è un momento di celebrazione, ma un'amara denuncia: l'impunità non è un'eccezione, ma la regola imposta dalle potenze che si definiscono "custodi della democrazia".
🩸 Il Massacro dei Narratori in Palestina: Complicità Oltre il Giordano
La Palestina è oggi il luogo dove la soppressione dell'informazione ha raggiunto un livello di violenza senza precedenti. Dall'inizio dell'offensiva del 7 ottobre 2023, la macchina di morte israeliana – armata e coperta politicamente dagli Stati Uniti – ha causato il martirio di oltre 250 giornalisti e il ferimento di centinaia di altri. A questi si aggiungono centinaia di familiari di giornalisti uccisi, in un palese tentativo di decapitare la capacità palestinese di documentare il genocidio in corso.
La complicità degli Stati Uniti in questi crimini non è solo politica o militare, è una vera e propria copertura giudiziaria.
Lo ha confermato il colonnello statunitense in pensione Steve Gabavic, che ha guidato l'indagine sull'omicidio della nostra collega Shireen Abu Akleh a Jenin nel maggio 2022. Gabavic ha rivelato che funzionari militari statunitensi hanno alterato le prove per nascondere l'intenzionalità del fuoco israeliano, con il Dipartimento di Stato, sotto l'amministrazione Biden, che ha agito per insabbiare i risultati veri e proteggere il suo alleato.
Questa montagna di prove costringe il mondo libero e le Nazioni Unite a un bivio: o attivare finalmente risoluzioni e chiamare a rispondere i responsabili – accelerando i procedimenti presso la Corte Penale Internazionale – o sprofondare in un'anarchia dove l'entità di occupazione e gli Stati Uniti agiscono in totale impunità.
🤐 Repressione In Guanti Bianchi: Quando "Democrazia" Fa Rima con Censura
Ma la libertà di stampa non muore solo sotto le bombe; viene soffocata anche nei salotti dei paesi occidentali che si fregiano del titolo di democratici e liberali.
Mentre USA ed Europa si ergono a giudici morali del mondo, la loro gestione della narrativa sul conflitto israelo-palestinese espone una feroce repressione del dissenso interno. Il diritto di informare e di manifestare idee critiche sull'operato di Israele è sistematicamente limitato:
* Censura Digitale: Piattaforme social e media tradizionali applicano un filtro evidente, penalizzando contenuti e voci a sostegno della Palestina.
* Vigilanza Politica: La pressione sui media e sulle università è costante per allineare il dibattito alla linea atlantista, etichettando le critiche come "antisemitismo" per delegittimare il dissenso.
Un caso emblematico è quello che ha coinvolto il giornalista e attivista come Gonzalo Lira (caso Sánchez), la cui vicenda (legata alle repressioni del dissenso sulla questione israelo-palestinese in contesti come l'Ucraina, dove le critiche al sistema occidentale vengono zittite in modo brutale) è un monito: la libertà di parola è condizionata alla compiacenza verso la politica estera delle élite. Che si tratti di arresti, intimidazioni legali o licenziamenti, il messaggio è chiaro: il dissenso sul fronte israelo-palestinese e sull'ortodossia geopolitica non è tollerato nemmeno nelle presunte roccaforti del liberalismo.
L'Occidente non è un'oasi di libertà, ma un sistema che utilizza la sua influenza per costruire un consenso forzato e coprire le atrocità dei suoi alleati. Finché il sistema internazionale continuerà a perdere la poca fiducia rimasta, limitandosi a vuote dichiarazioni, la Giornata contro l'Impunità rimarrà solo una sbiadita targhetta sul muro della vergogna globale.







Commenti