Roma - 95a Giornata Nazionale dell’Arabia Saudita
- 2 ott
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Roberto Roggero* - Con il patrocinio della famiglia reale saudita e gli auguri di S.A. Re Salman bin Abd Al-Aziz Al-Saud; del principe ereditario e primo ministro Mohammad bin Salman Al-Saud; e dell’ambasciatore del Regno in Italia e Malta, Faisal bin Sattam bin Abd Al-Aziz Al Saud, si è svolta a Roma, presso il Salone delle Fontane dell’EUR, la celebrazione per la 95a Giornata Nazionale del Regno di Arabia, organizzata dalla Ambasciata del Regno Saudita in Italia, il cui resoconto è stato curato, con non comune professionalità, da Aghila Najat (Preside della Scuola Libica in Italia) e Chiara Cavalieri (Presidente della Associazione Italo-Egiziana Eridanus).

Un evento che ha richiamato un folto pubblico, fra rappresentanti diplomatici, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, e personalità del mondo della cultura internazionale. Un momento di festa nazionale, e un importante incontro di diplomazia, cultura e tradizione.

E’ stato l’Ambasciatore Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud, ad accogliere personalmente i numerosi ospiti, in un’atmosfera che ha reso reale storia, cultura, tradizioni e caratteristiche del Regno, fra cui i celebri e maestosi cavalli di razza, il rito del caffè, esempi del prezioso artigianato, il tradizionale allevamento dei falchi da caccia e molto altro, fra cui la mostra “Anno dell’Artigianato 2025”, con esempi di manufatti di raffinata fattura, frutto di un’arte tramandata da secoli, come le incisioni su legno, tappeti e tessuti, gioielli e decorazioni di vario genere. Il tutto immerso in un percorso che ha unito sensazioni ed emozioni, stimolate da profumi di incenso e fragranze tipiche dell’Oriente arabo, e da tipiche musiche eseguite dal vivo con il liuto arabo.

L’evento è stato aperto dall’esecuzione dal saluto alle bandiere del Regno di Arabia Saudita e della Repubblica Italiana, a sottolineare la sempre viva cooperazione e amicizia fra i due Paesi, quindi è stato offerto un sontuoso banchetto, vero e proprio viaggio nella cultura gastronomica saudita, con tipici prodotti tradizionali. Il tutto a sottolineare come la tradizione millenaria sia unita alla modernità.
L’evento ha confermato ancora una volta la capacità dell’Arabia Saudita di presentarsi sulla scena globale come ponte tra civiltà, capace di valorizzare il proprio patrimonio senza rinunciare all’innovazione.

La Festa Nazionale saudita, che si celebra ogni 23 settembre, ricorda l'unificazione del Regno avvenuta nel 1932 (1351 per il calendario arabo) grazie al fondatore del Regno stesso, Re Abdul Aziz bin Abdul Rahman Al-Saud.
Il primo accenno statale dell’Arabia Saudita risale al 1750, quando l'emiro del Najd, Muḥammad ibn Saud, raccolse l’eredità spirituale e politica del riformatore Muḥammad ibn ʿAbd Al-Wahhāb, per dare vita a una nuova realtà politica, fino all’odierno svilupppo della famiglia reale, il cui capostipite e primo sovrano fu Re ʿAbd Al-Aziz Al-Saud.
Nel 1902 Abd Al-Aziz Al-Saud conquistò Riyadh, capitale ancestrale della dinastia, e successivamente Al-Hasa e la provincia di Al-Qaṭif, il resto del Najd e la regione del Ḥijāz fra il 1913 e il 1926. Abd Al-Aziz Al-Saud divenne sovrano dell’Hijaz nel gennaio 1926, ed esattamente un anno dopo Re del Najd.

Con il trattato di Jeddah (maggio 1927), la Gran Bretagna riconobbe l'indipendenza del Regno, e il 23 settembre 1932 tutte le provincie furono unificate nel Regno di Arabia Saudita (Al-Mamlakat al-Arabiyya al-Saudiyya).
Fra gli ospiti intervenuti, numerosi parlamentari del governo italiano, il corpo diplomatico straniero accreditato in Italia e molti cittadini sauditi amici del Regno in Italia.
Nel corso della serata sono state illustrate anche le diverse iniziative in corso nel Regno, parte del grande programma di sviluppo Saudi Vision 2030, fra cui Saudi Village" e iniziative analoghe, come promozione culturale e turistica, inframezzate a momenti commemorativi, come video mapping ed esecuzioni musicali.

Una iniziativa realizzata in collaborazione con Saudi Tourism Authority e altri stakeholders del settore turistico, come Royal Commission of Al-Ula e Saudia, WizzAir e tour operator italiani, a testimonianza della crescente importanza del turismo e dell'accoglienza saudita (Hafawah).
Il patrimonio culturale è celebrato nella Jenadriya, la festività annuale, incentrata naturalmente sul concetto di Islam, la cui espressione sono le città sante de La Mecca e Medina, luoghi dai quali la cultura e la religione islamica si diffuse dal 7° secolo in tutto il mondo.

La tradizione celebra numerosi rituali, fra cui è particolarmente rappresentativo la Arḍa, la danza nazionale con la spada, basato sulle tradizioni antiche dei beduini e con i suonatori di tamburi che mantengono un ritmo sostenuto e un poeta canta i versi, mentre gli uomini che portano la spada ballano spalla a spalla. A La Mecca, Medina e Jeddah, danza e canzoni sono eseguite al suono del Mizmar, strumento di legno simile all'oboe.
Altro simbolo della millenaria tradizione è l’abito, fortemente simbolico, che rappresenta i legami della gente alla terra e alla storia dell'Islam, tessuto in fibre di lana o cotone (Thawb), con la Ghutra (grande quadrato di cotone tenuto da una corda) portata sulla testa. Da non dimenticare il mantello di pelo di dromedario. Gli abiti femminili sono finemente decorati con motivi tribali, monete, lustrini e paramenti. Di particolare valore è la produzione letteraria, che si celebra ricordando gli scrittori che si distinsero maggiormente, fra cui Ghazi Abd Al-Raḥman Al-Quṣaybi, e diverse scrittrici note nel secolo scorso, fra le quali Ni'mah Isma'il Nawwab, Raja'a Alem e Rajaa Alsanea, o la musica con la celebre Etab, prima cantante femminile dell'Arabia Saudita, apprezzata in tutto il mondo arabo.
(*Direttore responsabile Assadakah News)







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