Tra cinema, comunità e diplomazia popolare: un’intervista dal cuore arabo di Toronto
- 1 ago
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Aggiornamento: 2 ago
Maddalena Celano (Assadakah News).
"Le nostre storie valgono uno schermo"

Per Assadaka (أسداقة)Intervista e cronaca di Maddalena Celano
Durante il mio soggiorno a Toronto, dal 16 al 25 luglio, ho avuto l’opportunità di confrontarmi con donne protagoniste della società araba locale e partecipare a due eventi culturali fondamentali: il Toronto Arab Film Festival e il Taste of the Middle East Festival. Due spazi dove la cultura araba si fa voce e incontro, costruendo legami concreti con la città.

🎬 "Le nostre storie valgono uno schermo"
Il Toronto Arab Film Festival (TAF), giunto quest’anno alla sesta edizione, si è svolto dal 20 al 29 giugno 2025 all’Innis Town Hall e ha presentato oltre 50 film — tra lungometraggi, corti, documentari e sperimentali — provenienti da più di 12 paesi del mondo arabo
“Abbiamo voluto mostrare l’evoluzione del cinema arabo, anche nei generi meno tradizionali: c’è un cortometraggio horror dalla Tunisia e perfino un programma autonomo di fantascienza,” mi racconta Rolla Tahir, co‑fondatrice sudanese dell’organizzazione, mostrando entusiasmo per questa “più grande edizione di sempre” (Arab News).
TAF non è solo festival, ma piattaforma di scambio: workshop, momenti di networking informale, incontri senza presentazioni formali dove cineaste arabe emergenti possono dialogare con produttori e curatori canadesi (Arab News).

🗣️ Intervista a Leila, giovane mediatrice culturale del National Council on Canada–Arab Relations (NCCAR)
Ho incontrato Leila, mediatrice e studentessa universitaria impegnata in NCCAR, a un incontro informale durante il festival:
“Lavoro da NCCAR per portare voci arabe nel dibattito pubblico canadese — con seminari, newsletter, tirocini parlamentari. Promuoviamo consapevolezza sui diritti umani e sulle politiche tra Canada e mondo arabo”.
Leila racconta che NCCAR sta rafforzando programmi di leadership per giovani, persino giornalismo, e seminari dedicati alla storia, socioeconomia e cultura araba: obiettivi strategici che mirano a costruire reti tra istituzioni e comunità arabe locali nccar.cacanadahelps.org.


Taste of the Middle East Festival e parliamo con Amina, volontaria arabo‑canadese
Nel corso del Middle East Festival (Fine luglio), che si tiene ogni anno a Nathan Phillips Square, ho chiacchierato con Amina, volontaria di origine palestinese:
“Qui cuciniamo insieme, balliamo e vendiamo artigianato: è un momento per incontrare i vicini di quartiere, spiegargli cosa abbiamo vissuto. È una resistenza gentile ma potente.”
Il festival è un crocevia di cibo, musica, arte e danza che invita torontoni e residenti della Greater Toronto Area a conoscere tradizioni arabe senza stereotipi.

Un ponte tra visibilità e responsabilità
Durante il mio soggiorno dal 16 al 25 luglio, ho visto il cinema arabo dialogare con la città, ho ascoltato voci nuove come quella di Leila che trasformano l’attivismo culturale in politica partecipata. Ho camminato tra stand del festival arabo e spettacoli dal vivo, ho sentito un senso di comunità attiva, non retorica.
Ho percepito una forma di diplomazia “dal basso” che non passa per ambasciate, ma per incontri, film, workshop. Una assadāqa (amicizia) che si costruisce tra team di volontari, cineaste emergenti, mediatori culturali e pubblico.
Questo pezzo vuole essere una finestra su come Toronto, in quel fine luglio, diventi una piazza aperta alle culture arabe: attraverso il cinema, i festival, i centri come NCCAR, ma soprattutto grazie a quelle voci che parlano di diritti, arte e appartenenza. È un ritratto di comunità che agisce, non solo che esiste.








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