Tunisia - Tabarka destinazione di punta nel Mediterraneo
- 30 lug
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Assadakah News - Tabarka è una città tunisina situata sul Mediterraneo, al confine con l'Algeria, conosciuta per la sua baia con un piccolo porto.
Fondata nel 1542 dai genovesi, l'area venne originariamente sfruttata per i depositi di corallo presenti lungo la costa. Dal punto di vista storico, Tabarka ha avuto un ruolo significativo come scalo per la pesca del corallo e centro commerciale. Negli ultimi decenni del XIX secolo, la regione ebbe una certa fama per le scorrerie dei Crumiri, una tribù locale che effettuava incursioni e depredazioni in mare, evento che contribuì all'intervento francese del 1881 e alla trasformazione della Tunisia in protettorato francese. Tabarka ha anche ospitato il leader nazionalista tunisino Habib Bourguiba durante il suo esilio durante il periodo coloniale.

L'economia dell'area si basa principalmente sulla pesca, inclusa quella del corallo; agricoltura (frutta e ortaggi di stagione); commercio, con esportazioni di pesce, prodotti artigianali in legno e corallo, frutta e tabacco e turismo. Oggi, la città è una destinazione apprezzata per il turismo, anche grazie alla bellezza naturale unica della sua baia e alle attività legate al mare.
Il grande progetto turistico Costa Coralis, destinato a trasformare la regione di Tabarka, nella regione nord occidentale della Tunisia, dopo le approvazioni di massima e studi di fattibilità già completati da colossi come Deloitte, attende il via definitivo dalle autorizzazioni statali, un iter complesso che coinvolge numerosi ministeri. Lo ha dichiarato Saadallah Khalfaoui, membro del consiglio di amministrazione di Hayfa pour le development e l'investissement (Haifa Hdi), e azionista del progetto, indicando che Costa Coralis si estenderà su ben 140 ettari e richiede il benestare di ministeri chiave come quello delle Infrastrutture, dell'Ambiente, del Demanio e degli Affari territoriali. "Ci sono molti enti coinvolti," spiega Khalfaoui, evidenziando la complessità burocratica sebbene l'interesse nazionale ed internazionale per Costa Coralis non manca. "Ora abbiamo lettere d'intenti da diverse società e grandi holding che desiderano partecipare a questo megaprogetto," afferma il membro del Cda della società Hayfa Hdi, legata al progetto Costa Coralis in Tunisia, costituita appositamente per gestire e concretizzare questo megaprogetto turistico e di sviluppo integrato nel governatorato di Jendouba. L'opera, concepita nel dicembre 2016, è frutto di un'iniziativa collettiva promossa da più investitori locali in partenariato con diversi azionisti regionali.

Nel frattempo, per dinamizzare l'iniziativa e mantenere attiva la società di sviluppo, è stata intrapresa la realizzazione di un progetto secondario più piccolo, un "mini-progetto" che occupa soli sette ettari nella zona turistica di Tabarka, di fronte all'Hotel La Cigale. Questo sviluppo, interamente privato e di proprietà di una società di nuova costituzione con un capitale di circa 5,5 miliardi di dinari (1,62 miliardi di euro), prevede un grande hotel con componenti commerciali e culturali, inclusi sale congressi e sale cinema che promettono di animare Tabarka durante tutto l'anno. L'obiettivo di questo progetto in corso d'opera "off-Costa Coralis" e' duplice: "animare la zona turistica", che attualmente funge pià da "dormitorio" senza vita commerciale o culturale, e dare un segnale di progresso mentre si attendono i permessi per il progetto principale. "Vogliamo creare qualcosa che ravvivi la zona turistica e ci consenta di aprirci al turismo internazionale, sfruttando a pieno le potenzialità del territorio e le capacità dei giovani residenti", prosegue Khalfaoui.
Costa Coralis è in attesa dunque di superare alcune difficoltà amministrative e autorizzative, che ne stanno rallentando l'avvio effettivo delle costruzioni. "L'impatto atteso include la creazione di oltre 12.000 posti di lavoro, secondo gli studi di Deloitte che ha realizzato gli studi preliminari", ricorda Khalfaoui, che indica come questi numeri rappresentino un'iniezione economica cruciale per Tabarka, il governatorato di Jendouba e l'intera Tunisia. La palla, ora, è nelle mani delle autorita' statali per sbloccare il potenziale di questa ambiziosa visione. I 140 ettari su cui dovrebbe sorgere l'opera sono infatti di proprietà dello Stato e si dovrebbe procedere al loro trasferimento di proprietà all'Agence fonciere turistique (Agenzia immobiliare turistica) che si occuperà di cedere le porzioni necessarie alla realizzazione.
La crescita del settore turistico rappresenta un'opportunità importante per la regione. Il piano di sviluppo nazionale 2023-2025 varato dall'esecutivo tunisino, punta a rilanciare gli investimenti, specie nel settore privato, favorendo partenariati pubblico privati per sostenere la crescita industriale, il turismo, l'agricoltura verde e la ripresa economica complessiva. Tabarka e Jendouba beneficiano di agevolazioni e investimenti mirati a far leva sulle risorse naturali e umane, con un interesse particolare per l'inclusione socioeconomica, anche se permangono criticitaà strutturali e ambientali.







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