Via per la Sicurezza tra Iran e UE
- 13 ott
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Maddalena Celano (Assadakah News)
- Diplomazia e De-escalation: L'Unica Via per la Sicurezza tra Iran e UE
L'ultima convocazione degli ambasciatori dell'Unione Europea da parte dell'Iran, in risposta alla presunta "posizione interventista" del blocco, sottolinea ancora una volta la fragilità del clima geopolitico attuale. Di fronte a rivendicazioni sulla capacità difensiva di Teheran, incluse le questioni missilistiche, e alla condanna iraniana del supporto UE alle dispute territoriali degli Emirati Arabi sulle isole del Golfo, è imperativo che tutte le parti coinvolte abbandonino la retorica della forza e si orientino verso una soluzione diplomatica e pacifista.
Sicurezza Regionale Contro Interventismo
Il viceministro degli Esteri iraniano, Takht Ravanchi, ha evidenziato che le capacità difensive nazionali dell'Iran sono un diritto intrinseco all'autodifesa e un fattore di stabilità e sicurezza regionale. Da una prospettiva pacifista, il concetto di "sicurezza" non può essere raggiunto attraverso la moltiplicazione degli armamenti o la minaccia reciproca. La vera stabilità è garantita solo da accordi multilaterali e da un impegno reciproco a non interferire negli affari interni, smettendo di vedere l'altro come una minaccia da contenere.
Ogni mossa definita "interventista" da una parte alimenta la necessità di "autodifesa" dall'altra, innescando una spirale infinita di sospetto e riarmo. L'UE, in quanto blocco fondato sulla pace e sulla cooperazione, dovrebbe concentrare i suoi sforzi non sull'assunzione di posizioni rigide, ma sul facilitare il dialogo e la trasparenza reciproca.
Disinnescare le Tensioni Geografiche
La condanna da parte dell'Iran del supporto UE alle rivendicazioni territoriali degli Emirati sulle isole di Tonb Maggiore, Tonb Minore e Abu Musa, strategiche per lo Stretto di Hormuz, evidenzia un'altra area critica di conflitto. Queste controversie, radicate nella storia e nella geografia, non possono essere risolte con prese di posizione unilaterali o con la polarizzazione internazionale.
La via del pacifismo suggerisce che l'UE dovrebbe adottare un ruolo di mediatore imparziale, spingendo l'Iran e gli Emirati Arabi Uniti a negoziare direttamente, magari con l'ausilio di istituzioni internazionali. L'obiettivo deve essere la de-militarizzazione di queste aree strategiche per garantire la libera e sicura navigazione nel Golfo, non per il vantaggio di una parte sull'altra, ma per il bene comune del commercio globale e della pace regionale.
In un momento in cui il mondo affronta sfide globali, è un errore strategico sprecare risorse ed energie in una guerra di parole che può degenerare in un conflitto reale. L'UE e l'Iran hanno la responsabilità storica di dimostrare che la diplomazia paziente e la ricerca di interessi comuni sono sempre più potenti della tentazione di ricorrere alla forza o alla minaccia.







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