Yemen/Etiopia - La Regina di Saba tra storia, archeologia, mito ed esoterismo
- Maddalena Celano
- 29 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Maddalena Celano (Assadakah News) - La Regina di Saba è una figura enigmatica che compare nelle tradizioni bibliche, coraniche ed etiopiche. La sua storia si colloca al confine tra mito e realtà, e il suo regno è stato oggetto di numerose ricerche archeologiche e interpretazioni esoteriche. Identificata con la sovrana di un potente regno situato probabilmente nell’attuale Yemen o in Etiopia, la sua leggenda ha influenzato per secoli la cultura mediorientale e africana.

Fonti Storiche e Mitologiche
Bibbia e Tradizione Ebraica
Nel Primo Libro dei Re (10,1-13) e nel Secondo Libro delle Cronache (9,1-12), la Regina di Saba visita Gerusalemme per mettere alla prova la saggezza di Re Salomone. Ella porta con sé doni preziosi, tra cui oro, spezie e pietre preziose, e pone domande complesse a Salomone, che riesce a rispondere con saggezza. Il racconto biblico sottolinea la magnificenza del re israelita e l’ammirazione della regina per la sua sapienza.
Fonte: Michael V. Fox, "The Queen of Sheba: A Biblical and Historical Inquiry," Journal of Biblical Literature, 1998.
Islam e Tradizione Araba
Nel Corano, la Regina di Saba è chiamata Bilqis ed è descritta come una potente sovrana. La storia si arricchisce di elementi soprannaturali: Salomone, grazie ai suoi poteri mistici, riesce a trasportare il trono di Bilqis nel suo palazzo prima che ella vi giunga. L’episodio enfatizza la superiorità del monoteismo sul politeismo, poiché Bilqis si converte all’Islam dopo aver riconosciuto il potere divino di Salomone.
Fonte: Tafsir al-Jalalayn, commentario classico del Corano.
Tradizione Etiopica
Il Kebra Nagast, testo sacro etiope, identifica la Regina di Saba con Makeda e sostiene che da lei e Salomone sia nato Menelik I, il fondatore della dinastia reale etiope. Secondo questa tradizione, Menelik avrebbe portato con sé l’Arca dell’Alleanza, custodita oggi nella Chiesa di Nostra Signora di Sion ad Axum, in Etiopia.
Fonte: E.A. Wallis Budge, "The Kebra Nagast: The Queen of Sheba and Her Only Son Menelik," 1922.
Archeologia e Ipotesi Storiche
Gli archeologi collocano il regno di Saba principalmente nell’odierno Yemen, la cui capitale potrebbe essere stata Marib. Tra i resti più importanti si trova la Grande Diga di Marib, una delle più imponenti opere idrauliche del mondo antico, che testimonia la sofisticazione tecnologica dei Sabei.
Fonte: Wendell Phillips, "Qataban and Sheba: Exploring the Ancient Kingdoms on the Biblical Spice Routes of Arabia," 1955.
Tuttavia, alcune scoperte indicano che il regno di Saba potrebbe essersi esteso anche in Etiopia ed Eritrea, dove sono state trovate iscrizioni in lingua sabea e strutture architettoniche simili a quelle yemenite. Questa teoria suggerisce che il regno fosse parte di una più ampia civiltà commerciale che dominava le rotte delle spezie e dell’incenso.
Mitologia Esoterica e Simbolismo
La figura della Regina di Saba è carica di significati esoterici e simbolici, spesso reinterpretati in chiave mistica e alchemica: Simbolo della Saggezza Femminile: In diverse tradizioni esoteriche, la Regina di Saba rappresenta la sapienza nascosta e l’intuizione femminile, contrapponendosi alla razionalità maschile di Salomone.
Unione degli Opposti: Nel pensiero cabalistico e massonico, l’incontro tra Salomone e la Regina di Saba è visto come l’integrazione tra il principio maschile e quello femminile, l’intelletto e l’intuizione.
Influenza Templare: Alcuni studiosi collegano la leggenda della Regina di Saba ai misteri templari e alla tradizione massonica, secondo cui Salomone e il suo tempio rappresentano la conoscenza occulta e la ricerca spirituale.
Fonte: Manly P. Hall, "The Secret Teachings of All Ages," 1928.
La Regina di Saba continua a essere un enigma storico e simbolico. La sua figura si colloca tra realtà e leggenda, ispirando studiosi, mistici e artisti di ogni epoca. Che sia stata una reale sovrana o un costrutto mitico, la sua storia resta una delle più affascinanti della cultura mediorientale e africana, capace di attraversare i millenni e di influenzare ancora oggi l’immaginario collettivo.

She di H. Rider Haggard e la Regina di Saba: Un Legame Nascosto?
Il romanzo She: A History of Adventure (1887) di H. Rider Haggard è una delle opere più celebri della letteratura d’avventura vittoriana. Al centro della narrazione troviamo Ayesha, una sovrana immortale che domina un popolo misterioso in una remota regione africana. Il suo fascino enigmatico e il suo straordinario potere hanno suscitato molte speculazioni sulle fonti d’ispirazione di Haggard, e una delle teorie più affascinanti suggerisce un legame con la leggendaria Regina di Saba. Ma in che modo queste due figure possono essere collegate?
She e la Regina di Saba: Paralleli e Simbolismi
1. Sapienza, Magia e Fascino Femminile
Ayesha, come la Regina di Saba, è una donna di straordinaria bellezza e possiede una conoscenza superiore, quasi mistica. La tradizione biblica e il Kebra Nagast etiopico descrivono la Regina di Saba come una sovrana saggia, capace di mettere alla prova la sapienza di Re Salomone con domande profonde e di apprendere da lui segreti esoterici.
Anche Ayesha incarna la figura della donna che detiene saperi occulti e segreti millenari. Il suo potere non è solo politico, ma anche spirituale e magico: padroneggia una conoscenza arcana che le conferisce un’aura di divinità, proprio come accade nelle leggende sabeane.
2. Un Regno Nascosto tra Africa e Medio Oriente
Il regno di Ayesha è un luogo misterioso e inaccessibile, una terra segreta che sembra sospesa nel tempo. Questa caratteristica richiama le descrizioni mitiche del regno di Saba, che secondo le fonti storiche si trovava tra l’attuale Yemen e l’Etiopia. Per gli esploratori e gli studiosi vittoriani, questa regione rappresentava un luogo esotico e ricco di mistero, proprio come il territorio descritto in She.
Nel romanzo, Ayesha è la custode di una civiltà antica e dimenticata, che sopravvive in un’ambientazione fuori dal tempo. Questo rimanda alle narrazioni bibliche e coraniche della Regina di Saba, il cui regno era considerato un paradiso perduto, ricco di tesori, spezie e segreti nascosti.
3. L’Incontro con l’Uomo Saggio e il Conflitto Spirituale
Un altro elemento chiave è il rapporto tra Ayesha e Leo Vincey, che ella considera la reincarnazione del suo antico amante. Questo tema della donna potente e sapiente che si confronta con un uomo dotato di saggezza richiama il famoso incontro tra la Regina di Saba e Re Salomone.
Nei racconti biblici, Salomone rappresenta la razionalità e la saggezza divina, mentre la Regina di Saba incarna il mistero e l’intuizione femminile. In She, questa dualità si ripropone: Ayesha simboleggia la conoscenza occulta e proibita, mentre Leo rappresenta il mondo umano e la sua fragilità. Il loro rapporto è segnato da tensione e desiderio, proprio come quello tra Salomone e la Regina di Saba nelle versioni più esoteriche della loro storia.
4. Simbologia Esoterica e Influenza Vittoriana
L’epoca vittoriana fu attraversata da un’ondata di interesse per l’esoterismo, l’occultismo e l’orientalismo. La figura della Regina di Saba era spesso interpretata come una detentrice di antichi segreti, collegata alla tradizione massonica e alla sapienza occulta.
In She, Ayesha è avvolta da un’aura di mistero esoterico: è immortale grazie a un fuoco sacro, possiede un sapere che va oltre quello degli uomini comuni e si pone come una sorta di iniziatrice verso una verità proibita. Questo richiama molte delle leggende sulla Regina di Saba, che la descrivono come la portatrice di un sapere mistico che avrebbe trasmesso ai suoi discendenti.
Sebbene Haggard non dichiari esplicitamente che Ayesha sia basata sulla Regina di Saba, le somiglianze tra le due figure sono molteplici. Entrambe incarnano il fascino del femminile sacro, la sapienza antica e il mistero delle civiltà perdute. In un periodo come quello vittoriano, affascinato dall’Oriente e dalle conoscenze occulte, She rielabora alcuni aspetti della mitologia sabea trasformandoli in un’epopea avventurosa e mistica, capace di affascinare ancora oggi i lettori.

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