L’Algeria riscopre sé stessa.
- Maddalena Celano
- 1 giorno fa
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Aggiornamento: 9 ore fa

L’Algeria riscopre sé stessa: il rilancio del turismo come volano di sviluppo nazionale
Obiettivo 2030: 12 milioni di visitatori all’anno
Maddalena Celano (Assadakah News) - L’Algeria, terra di antiche civiltà, paesaggi mozzafiato e tradizioni millenarie, si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia: quello del rilancio turistico, strategicamente pianificato come settore trainante per la crescita economica e la valorizzazione del patrimonio nazionale. Con una visione chiara e determinata, il governo algerino ha avviato una serie di riforme e investimenti che mirano a fare del Paese una delle principali destinazioni turistiche del Mediterraneo e del continente africano.

Una strategia nazionale: il piano SDAT 2030
Il cuore della politica turistica algerina si fonda sul Piano Strategico di Sviluppo del Turismo (SDAT) 2030, promosso dal Ministero del Turismo, che prevede:
La creazione di 300.000 nuovi posti letto entro il 2030 (di cui 90.000 già pianificati a breve termine);
L’attivazione di oltre 8.400 progetti turistici, con circa 2.000 già autorizzati e 800 in fase di realizzazione;
L’obiettivo ambizioso di raggiungere i 12 milioni di visitatori annuali entro il 2030, consolidando una crescita già in atto (oltre 2,5 milioni di turisti nel 2023).
Questa visione integrata prevede una forte sinergia tra Stato, investitori privati e autorità locali, al fine di creare un ecosistema turistico moderno, sostenibile e accessibile.

Accessibilità e semplificazione: visti, voli e digitalizzazione
Il governo ha messo in campo importanti misure per facilitare l’accesso al territorio nazionale:
Introduzione del visto elettronico (e‑Visa) e visto all’arrivo per i turisti diretti nel Sahara;
Nuovi collegamenti aerei, come i voli settimanali diretti Parigi–Djanet;
Investimenti in digitalizzazione dei servizi turistici, logistici e informativi;
Incentivi fiscali e legali per attrarre capitali esteri e sostenere le imprese locali.
Tali riforme contribuiscono a rendere l’Algeria non solo più aperta, ma anche più competitiva sul mercato internazionale del turismo.

Un patrimonio unico: cultura, natura, spiritualità
L’Algeria può vantare un patrimonio culturale e naturale straordinario, ancora in gran parte incontaminato. Il governo ha avviato un vasto programma di restauro e valorizzazione dei siti storici e archeologici, con 70 restauri completati e 50 in corso.

I principali attrattori:
7 siti iscritti al Patrimonio dell’Umanità UNESCO, tra cui la Casbah di Algeri, Djémila, Timgad, la Valle di M’Zab e il massiccio del Tassili n’Ajjer;
Oltre 1.200 km di costa mediterranea con spiagge ecologiche e siti storici;
Le montagne del Djurdjura, ideali per turismo escursionistico e climatico;
Più di 282 sorgenti termali censite;
Il Sahara algerino, secondo deserto più grande al mondo, promosso come attrattore strategico di turismo sahariano, spirituale e d’avventura.

Turismo e sviluppo locale: una leva per l’occupazione
Il rilancio del turismo è pensato anche come motore di inclusione sociale e crescita economica sostenibile. Secondo dati ufficiali:
Nel 2021 il settore ha generato oltre 543.500 posti di lavoro;
Entro il 2030 si prevede la creazione di altri 210.000 impieghi diretti;

La strategia SDAT integra formazione professionale, sviluppo delle competenze e sostegno alle microimprese turistiche.
In tal senso, l’Algeria punta a rilanciare le regioni interne e del Sud, storicamente marginalizzate, attraverso una pianificazione multilivello che integra turismo, infrastrutture, sanità e servizi pubblici.

Diplomazia turistica e apertura internazionale
Parallelamente, si assiste a un’intensa azione diplomatica per la promozione internazionale del turismo algerino:
Partecipazione a fiere e saloni internazionali del turismo;
Cooperazione con Paesi amici (Cina, Russia, Italia, paesi del Golfo);
Lancio di eventi culturali e digitali (come il festival “Annaba Siaha”);
Collaborazione interministeriale per il branding nazionale e la promozione territoriale.

Il presidente Abdelmadjid Tebboune ha ribadito, in più occasioni, che il turismo costituisce un settore strategico non solo economico, ma anche identitario, capace di rafforzare l’orgoglio nazionale e la coesione sociale.
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