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Assadakah - Quando l’amicizia è atto di umanità e cultura

Wael Almawla - L’Associazione Internazionale di Amicizia Italo-Araba “Assadakah” non è un semplice organismo formale per lo scambio di cortesie diplomatiche. È un progetto vivo, vibrante, che cerca di costruire veri ponti tra le due sponde del Mediterraneo: tra Roma e Damasco, tra Beirut e Milano, tra i cuori prima ancora che tra le menti dei popoli.

In un’epoca in cui si moltiplicano i muri e si alzano voci cariche di razzismo, l’associazione emerge come una piattaforma luminosa che crede che l’incontro tra le culture non sia un lusso, ma una necessità per la pace e lo sviluppo.

La missione: molto più di un semplice avvicinamento

L’associazione è nata con una visione chiara: trasformare i rapporti italo-arabi da meri interessi reciproci in un legame basato sulla comprensione culturale, sull’apertura civile e sulla cooperazione umana.

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Attraverso eventi culturali, mostre, incontri accademici e scambi intellettuali, l’associazione cerca di riscoprire ciò che di profondamente umano unisce i popoli del Mediterraneo.

Attività che hanno un significato

Nel corso degli anni, l’associazione ha organizzato decine di conferenze, mostre d’arte, serate musicali e convegni interreligiosi e interculturali.

Ha sempre cercato il coinvolgimento delle comunità arabe residenti in Italia, degli intellettuali italiani e di tutti coloro che credono nel dialogo e nella convivenza. Non si è limitata al campo culturale: ha anche promosso iniziative educative e sociali volte a facilitare l’integrazione dei rifugiati arabi nella società italiana, senza cancellare la loro identità, ma piuttosto valorizzandola come parte integrante del ricco mosaico culturale italiano.

Il suo ruolo nei momenti di crisi

Durante le crisi politiche e umanitarie che hanno colpito il mondo arabo, l’associazione non è rimasta in silenzio. È stata una voce a favore del dialogo, un difensore dei diritti e una presenza critica contro gli stereotipi promossi dai media su arabi e musulmani.

Ogni volta che l’odio ha tentato di infiltrarsi nelle strade europee, l’associazione ha risposto con campagne di sensibilizzazione e inviti al confronto civile.

Italia e mondo arabo: una relazione da coltivare

L’associazione sa bene che il rapporto tra l’Italia e il mondo arabo non è recente: affonda le sue radici nell’antichità, dai fenici e i romani fino all’epoca moderna. Ma è una relazione che va oggi rinnovata, con un linguaggio nuovo, capace di andare oltre le formule diplomatiche, parlando con la lingua della gente, dell’arte, dell’educazione e dei progetti concreti.

Il futuro: dall’associazione a un sogno mediterraneo

L’Associazione di Amicizia Italo-Araba aspira a diventare un modello più ampio, euro-arabo, capace di contribuire a una visione mediterranea del XXI secolo, fondata sulla diversità, sulla cooperazione e sul rispetto reciproco. Sta attualmente lavorando a nuove iniziative in collaborazione con municipi italiani, centri di studi arabi e istituzioni internazionali impegnate nello scambio culturale.

Parole finali

In un tempo di frastuono, il dialogo resta un atto di coraggio. In un mondo sempre più diviso, le associazioni culturali come quella Italo-Araba sono una voce rara di saggezza, e una piattaforma per costruire un futuro degno dell’uomo di questo antico e sempre vivo bacino: il Mediterraneo.

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