L' opera di Afif Qawuq nella letteratura della resistenza palestinese
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Issam Al Halabi (Assadakah News)
L'opera di Afif Qawuq nel più ampio panorama della letteratura di resistenza palestinese.
Oltre le Sbarre: La Letteratura dei Prigionieri come Atto di Resistenza
Il nuovo libro di Afif Qawuq attraversa il Libano.
La letteratura non è solo narrazione; in contesti di occupazione, diventa un’arma di conservazione dell’identità e un documento di denuncia. È questo il cuore pulsante del tour culturale intrapreso dallo scrittore e ricercatore Afif Qawuq, che ha recentemente presentato la sua ultima opera: "Finestra sul romanzo palestinese e sulla letteratura dei prigionieri".
L’opera non è passata inosservata, raccogliendo l’interesse di figure chiave della diaspora e dell’attivismo palestinese in Libano, segnando un punto di incontro tra la critica letteraria e l’impegno politico-sociale.

Un Ponte tra Creatività e Prigionia
Il libro di Qawuq si propone come un’analisi sistematica di quella che viene definita "Adab al-Sujun" (Letteratura delle prigioni). Non si tratta solo di raccogliere testimonianze, ma di esplorare la profondità intellettuale di chi, pur privato della libertà fisica, continua a produrre pensiero, ideologia e bellezza.
Durante gli incontri con i dirigenti del movimento Fatah – tra cui Abu Iyad Al-Shalaan e Abu Tawfiq Matawa – e con il giornalista Issam Al-Halabi (membro dell’Associazione italo-araba Al-Sadaqa), l'autore ha ribadito la tesi centrale del volume: la scrittura dei prigionieri è il pilastro su cui poggia la narrazione nazionale.

I tre pilastri dell'opera
Secondo quanto emerso dalle presentazioni, il testo di Qawuq analizza l’esperienza dei detenuti sotto tre lenti fondamentali:
* Aspetto Ideologico: Come la prigione diventi una "scuola di quadri" dove si affina il pensiero politico.
* Aspetto Letterario: L’evoluzione stilistica di romanzi e poesie nati su pezzi di carta stropicciati o tramandati oralmente.
* Aspetto Umano: Il racconto della sofferenza quotidiana, ma anche della resilienza e dei legami che si creano tra le mura dei centri di detenzione.
Il Valore della Documentazione
La consegna del libro a Issam Al-Halabi e ai vertici di Fatah in Libano assume un valore simbolico e diplomatico. Al-Shalaan e Al-Halabi hanno lodato l'opera non solo per il suo pregio estetico, ma come una "testimonianza viva".
In un'epoca in cui la lotta per il racconto dei fatti (battle of narratives) è serrata, documentare sistematicamente la produzione intellettuale dei prigionieri significa impedire che le loro storie vengano cancellate o distorte dall'occupazione.
"Tali opere rappresentano una testimonianza viva della resistenza e della resilienza del popolo palestinese all’interno delle carceri dell’occupazione."
— Dichiarazione congiunta di Al-Shalaan, Matawa e Al-Halabi
La Penna contro la Cella
Il tour di Afif Qawuq dimostra che la cultura palestinese non è statica, ma in continuo movimento tra i confini e le generazioni. "Finestra sul romanzo palestinese" non è solo un titolo, ma un invito a guardare oltre le sbarre per scorgere la vitalità di un popolo che continua a scrivere la propria storia, anche nel buio di una cella.
L’accoglienza ricevuta da giornalisti e dirigenti conferma che la letteratura dei prigionieri rimane uno dei capitoli più nobili e necessari della letteratura mondiale contemporanea.







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