Libano - Jumblatt: “Le armi nelle mani dello Stato”
- Roberto Roggero
- 27 giu
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Assadakah Beirut - L'ex capo del Partito Socialista Progressista, Walid Jumblatt, ha sottolineato in una conferenza stampa ieri pomeriggio, alla presenza del capo del Blocco Democratico, il deputato Taymour Jumblatt, che "le armi devono essere solo nelle mani del Stato", aggiungendo che "se un partito libanese o non libanese possiede armi, deve consegnarle in modo appropriato allo Stato. Ho informato il presidente Aoun che c'erano armi in una località di Al-Mukhtara, ho chiesto alle autorità competenti di gestire la questione, e sono state consegnate tre settimane fa o più... Queste armi sono arrivate gradualmente dopo gli eventi del 7 maggio 2008, durante le tensioni tra Hezbollah e il Partito Socialista Progressista.

Jumblatt ha continuato: "Ho lavorato per assemblare centralmente le armi, comprese le armi leggere e medie, che sono state consegnate allo Stato. Oggi si apre una nuova pagina in Medio Oriente. L'arma delle generazioni future è la memoria, quindi dobbiamo tramandare la memoria dell'eroismo e della resistenza contro Israele e i suoi agenti... Nella tornata di oggi, Israele e l'Occidente, in alleanza con l'America, sono stati vittoriosi, ma niente dura per sempre. Dobbiamo rafforzare l'esercito e le forze di sicurezza interna e concentrarci sul fatto che abbiamo ancora un'occupazione israeliana e villaggi demoliti e distrutti. È imperativo attuare la Risoluzione 1701. Il mio messaggio riguardo alla consegna delle armi è per tutti. Ai palestinesi in Libano devono essere concessi pieni diritti, indipendentemente dalla nazionalità".
In risposta a una domanda sulle fattorie di Shebaa, Jumblatt ha confermato che "le fattorie di Shebaa sono soggette alla risoluzione 242 delle Nazioni Unite e sono territorio siriano occupato da Israele secondo il meccanismo che abbiamo discusso nella prima sessione di dialogo quando abbiamo riunito il presidente Berri e Sayyed Hassan Nasrallah nel 2006". Ha quindi concluso: "Abbiamo concordato all'epoca di andare in Siria per delimitare insieme le fattorie di Shebaa e di informare le Nazioni Unite per decidere. Per quanto riguarda il Monte Hermon, è occupato da Israele e una parte è libanese e l'altra parte è siriana".
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