Principe Faisal: “Israele, peggiore minaccia alla pace”
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Assadakah News - L'ex diplomatico saudita, il principe Turki al-Faisal, ha affermato che Israele, non l'Iran, rappresenta la maggiore minaccia alla stabilità regionale, sottolineando che le sue politiche militari in Libano, Gaza e Siria esacerbano le tensioni e minano le prospettive di pace in Medio Oriente.
Durante la partecipazione al Milken Institute Middle East and Africa Summit, in una sessione moderata dal giornalista Hadley Gamble, il principe Al-Faisal ha affermato: "Israele è certamente un fomentatore di disordini e gli Stati Uniti devono tenerlo a freno", sottolineando che Tel Aviv è diventata capitale di uno stato canaglia, ampliando la portata dei suoi attacchi militari nella regione.

Al-Faisal ha aggiunto che i bombardamenti israeliani quasi quotidiani sulla Siria, i continui attacchi contro i palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, insieme agli attacchi in Libano, nonostante il cessate il fuoco, sono tutti elementi che dimostrano che Tel Aviv "non promette nulla di buono per la pace nella nostra regione".
Avvertimento dopo l'assassinio dei negoziatori di Hamas
Il principe Turki ha parlato dell'attacco israeliano che ha preso di mira la delegazione di negoziatori di Hamas a Doha, in Qatar, mentre discutevano le proposte di cessate il fuoco, affermando che si trattava di un "segnale di allarme", che richiede ai Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) di rafforzare il coordinamento e la difesa congiunta.
Alla domanda se l'Arabia Saudita dovesse prendere in considerazione lo sviluppo di un programma nucleare militare, Faisal ha risposto che si tratta di "un'opzione che deve essere seriamente studiata", soprattutto dopo le precedenti dichiarazioni del principe ereditario Mohammed bin Salman, secondo cui il Regno avrebbe cercato di acquisire armi nucleari se anche l'Iran lo avesse fatto.
Ha indicato che l'attacco agli impianti nucleari iraniani lo scorso anno "potrebbe aver ritardato la capacità dell'Iran di acquisire armi nucleari, per così dire".
Al-Faisal ha sottolineato che qualsiasi discussione sugli armamenti nucleari in Medio Oriente rimane incompleta se non affronta l'arsenale nucleare israeliano, aggiungendo: "Abbiamo già uno stato dotato di armi nucleari in questa regione, e questo è Israele... e nessuno ne parla". Ha sottolineato che la situazione richiede uno sforzo congiunto per raggiungere una regione libera da armi di distruzione di massa.
Alla domanda se il Medio Oriente avesse superato la fase delle minacce terroristiche, il principe Turki si è mostrato pessimista, affermando: "A mio parere, la questione del terrorismo e la mentalità 'noi contro loro' rimarranno sempre, e storicamente è sempre stato così".
Ha spiegato che l'estremismo non è legato a una regione specifica o a una singola interpretazione religiosa, avvertendo al contempo che la continuazione dell'occupazione israeliana e l'incapacità della comunità internazionale di affrontare le pratiche di Tel Aviv potrebbero aprire la strada all'emergere di nuovi movimenti estremisti.
Al-Faisal ha aggiunto: "La questione palestinese e il disprezzo del mondo per le azioni di Israele potrebbero seminare nuovamente i semi dell'estremismo".






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