Tunisia-Italia - Cooperazione per la cultura
- 4 lug
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Assadakah News - Ha preso il via l'iniziativa di cooperazione Tunisia-Italia a El Jem, l’antica Thysdrus, per il restauro dei mosaici delle dimore romane del sito archeologico situato nel nord-est del Paese.
Il progetto, frutto della collaborazione tra l'Istituto nazionale del patrimonio (Inp) tunisino e il Parco Archeologico del Colosseo di Roma, ha già visto una prima fase di intervento ad aprile e una seconda, attualmente in corso, dal 9 giugno al 4 luglio 2025. Nel contesto di questa partnership, l'Inp ha beneficiato di una donazione italiana comprendente prodotti e attrezzature specifiche per il restauro. La missione è stata avviata ad aprile 2025 con una fase iniziale di rilievo tramite scanner laser 3D.

L'incarico è stato affidato alla ditta specializzata Csr Restauri di Riccardo Mancinelli, un esperto riconosciuto nel campo, con l'assistenza e la collaborazione attiva di conservatori e restauratori locali del sito archeologico di El Jem. Durante questa tappa cruciale, le azioni intraprese hanno portato alla documentazione e al restauro dei mosaici di tre importanti case romane all'interno del sito: la Domus Sollertiana, la casa del Pavone e la casa dei Delfini. Questi interventi diretti non solo mirano a preservare le opere, ma anche a renderle più accessibili e comprensibili per i visitatori, contribuendo alla conoscenza e alla fruizione del patrimonio romano in Tunisia. L'operazione ha permesso di effettuare il rilievo topografico e la georeferenziazione dell'intera area archeologica interessata. L'obiettivo principale di questo processo è duplice: costituire una base documentaria efficace e precisa per i futuri progetti di restauro e, al contempo, creare modelli 3D e ricostruzioni virtuali, strumenti preziosi per la valorizzazione e la promozione del sito presso un pubblico più ampio.

Il mese scorso, il Parco archeologico del Colosseo e l'Inp hanno lanciato la seconda fase dei lavori di restauro sui mosaici delle Domus romane di Thysdrus. Nei giorni 16 e 17 Giugno le funzionarie del Parco archeologico del Colosseo, Federica Rinaldi e Angelica Pujia, hanno raggiunto l'equipe di restauratori, potendo così osservare da vicino i primi risultati del lavoro. Con i tecnici locali, e in particolare Rachid Hamdi (Inp), è stato stabilito di procedere alla copertura di alcuni mosaici decisamente troppo compromessi e degradati. Gli interventi si concentreranno su quelli ancora in condizioni stabili sui quali sarà in futuro impedito di camminare, prevedendo nuovi percorsi di visita e di accessibilità. Infine d'accordo con l'equipe tunisina, sul sito colosseo.it è stata predisposta una pagina dedicata al "giornale dei lavori". Nel sito sono stati collocati alcuni pannelli esplicativi muniti di Qr code per consentire ai visitatori dell'area archeologica di rimanere aggiornati sull'avanzamento dei lavori.
Il completamento dell'opera richiede una stretta collaborazione interministeriale del lato tunisino. Per questo motivo, i ministri tunisini del Demanio, Wajdi Hedhili, e delle Infrastrutture, Salah Zouari, hanno discusso le modifiche legislative necessarie per accelerare le procedure di liberazione dei terreni interessati dai cantieri, con l'obiettivo di rispettare le scadenze previste. In particolare, si è parlato di una revisione della legge sull'esproprio per interesse pubblico per rendere più fluide le fasi di acquisizione e autorizzazione, garantendo al tempo stesso la tutela dei diritti dei proprietari coinvolti.
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