Algeria - Djémila, armonia tra Architettura e Paesaggio
- 24 lug
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Patrizia Boi (Assadakah News) - Situata a circa 900 metri di altitudine nella regione montuosa della Piccola Cabilia nel Nord Est dell'Algeria, Djémila (il cui nome significa "la bella" in berbero) è l'antica città romana di Cuicul. Fondata come colonia romana durante il regno dell'imperatore Nerva (96–98 d.C.) nel I secolo d.C., è celebre per l'eccezionale adattamento dell'urbanistica romana a un terreno montuoso, offrendo un esempio unico di integrazione tra architettura e paesaggio.
Cuicul fu costruita su un pianoro stretto tra due torrenti, con una pianta allungata in senso nord-sud. La città seguiva il classico schema romano con l'incrocio del cardo e del decumano, adattandosi però alle irregolarità del terreno montuoso. Questa configurazione ha permesso la creazione di una città funzionale e armoniosa, nonostante le sfide topografiche. Tra i monumenti più significativi si trovano il foro, il teatro, le terme e l'arco di Caracalla.

Il cuore della città era il Foro Vecchio, una piazza quasi quadrata circondata da portici su due lati e dominata dal tempio capitolino sul lato nord. Questo tempio, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva), rappresentava il centro religioso della città. Sul foro si affacciavano anche la curia e una basilica civile, testimoniando l'importanza politica e amministrativa dell'area.
Il Teatro Romano: costruito sotto l'imperatore Antonino Pio (138–161 d.C.), il teatro di Djémila è situato fuori dalle mura cittadine a causa del terreno accidentato. Con una capacità di circa 3.000 spettatori, il teatro è un esempio dell'ingegnosità romana nell'adattare le strutture al paesaggio montuoso. La cavea semicircolare, scavata nel pendio naturale, e la scena ben conservata offrono una testimonianza dell'importanza della cultura e dell'intrattenimento nella vita romana. Il teatro è uno dei meglio conservati in Nord Africa.
Le Terme e il Macellum: le terme di Djémila, costruite sotto il regno di Commodo (180–192 d.C.), erano dotate di ambienti tipici come il calidarium, il tepidarium e il frigidarium, oltre a spazi per l'esercizio fisico e il relax. Il macellum, o mercato coperto, era il centro del commercio alimentare, con banchi per la vendita di carne e altri prodotti, riflettendo l'organizzazione economica della città.
Il Foro Severiano e l'Arco di Caracalla: con l'espansione della città verso sud, fu costruito il Foro Severiano, una piazza di forma irregolare su terreno in declivio, dominata dal tempio dedicato alla Gens Septimia, la famiglia imperiale divinizzata. L'accesso al foro era segnato dall'Arco di Caracalla, eretto nel 216 d.C. in onore dell'imperatore Caracalla, di sua madre Giulia Domna e del defunto padre Settimio Severo. L'arco, alto 12,5 metri, largo 11,6 metri e profondo 3,9 metri, presenta un'unica campata con colonne corinzie su piedistalli e un frontone triangolare, rappresentando un esempio significativo di architettura trionfale romana.

Il Complesso Cristiano: in epoca successiva, a sud-est della città si sviluppò un complesso cristiano, testimoniando la diffusione del cristianesimo nella regione. Questo complesso include due basiliche parallele (una a tre navate datata tra IV e V secolo e una a cinque navate datata tra V e VI secolo), un battistero collegato a una delle basiliche e una grande abitazione interpretata come residenza episcopale. La presenza di cripte sotto le absidi delle basiliche indica la pratica del culto dei martiri.
Oggi, Djémila rappresenta una delle testimonianze più straordinarie della presenza romana in Nord Africa, offrendo ai visitatori un'immersione unica nella storia e nell'architettura dell'antichità. Il sito è facilmente accessibile e offre un'esperienza indimenticabile per gli appassionati di archeologia e storia.
Per ulteriori informazioni e per pianificare una visita, è possibile consultare il sito ufficiale dell'UNESCO dedicato a Djémila: UNESCO World Heritage Centre.







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