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Algeria - Tra Dune, Acque Termali, Antiche Rovine e Mare

  • 20 lug
  • Tempo di lettura: 5 min
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Patrizia Boi (Assadakaha News) - L’Algeria, conosciuta in arabo come al-Jazā’ir e in tamazight come Dzayer, è ufficialmente denominata Repubblica Algerina Democratica e Popolare. Situata nel cuore del Nord Africa, fa parte del Maghreb ed è lo Stato più vasto del continente africano, nonché il più grande paese che si affaccia sul Mediterraneo. Il suo territorio, imponente e variegato, si estende dai confini con la Tunisia e la Libia a est, fino al Marocco a ovest, lambendo a sud i deserti del Niger, del Mali, della Mauritania e del Sahara Occidentale.


Indipendente dal 1962, dopo una lunga e drammatica lotta contro il colonialismo francese, l’Algeria è oggi membro attivo di numerose organizzazioni internazionali e regionali, tra cui le Nazioni Unite, l’Unione Africana e la Lega degli Stati Arabi. Dal 1969 fa parte dell’OPEC, mentre nel 1989 ha partecipato alla fondazione dell’Unione del Maghreb Arabo, con l’intento di rafforzare la cooperazione tra i Paesi dell’area.


La Costituzione algerina sottolinea con forza le radici profonde dell’identità nazionale, riconoscendo l’Islam, l’arabità e l’amazighità come pilastri essenziali del popolo algerino. Una terra dunque attraversata da una molteplicità di tradizioni, lingue e culture, che si intrecciano tra loro nel segno di una storia complessa e orgogliosa. L’Algeria si presenta inoltre come ponte naturale tra Mediterraneo e Africa, tra mondo arabo e civiltà berbere.

Algeri
Algeri

La sua capitale, Algeri, si affaccia maestosa sul mare, simbolo di un Paese dinamico che custodisce con fierezza la propria identità e guarda al futuro. Con una popolazione stimata in circa 44 milioni di abitanti, l’Algeria è una repubblica democratica e popolare, dove le lingue ufficiali sono l’arabo e il tamazight, mentre la religione predominante è l’Islam sunnita. La moneta nazionale è il dinaro algerino e il prefisso telefonico internazionale è +213. Il Paese si colloca nel fuso orario GMT+1.


Il calendario algerino riflette la sua ricchezza culturale e spirituale. Tra le ricorrenze civili più sentite vi sono il Capodanno (1° gennaio), il Yennayer Capodanno Amazigh (12 gennaio), la Festa del Lavoro (1° maggio), la Festa della Rivoluzione di Liberazione (1° novembre) e la Festa dell’Indipendenza (5 luglio). A queste si aggiungono le festività religiose musulmane, che scandiscono i momenti più significativi della vita spirituale collettiva: Aïd al-Fitr, che celebra la fine del Ramadan; Aïd al-Adha, la Festa del Sacrificio; il Capodanno islamico (Awal Muharram); Ashura; e il Mawlid Ennabawi Echarif, che ricorda la nascita del Profeta Maometto.


Viaggio in Algeria: tra dune, acque termali, rovine antiche e costa mediterranea

L'Esperienza del Grande Deserto Occidentale – Djanet, Algeria
L'Esperienza del Grande Deserto Occidentale – Djanet, Algeria

Quando si pensa all’Algeria, spesso ci si immagina un immenso deserto dorato, un mare silenzioso di sabbia che si perde all’orizzonte. In effetti, il Sahara algerino è uno dei più vasti al mondo: occupa quasi tutto il territorio del paese e custodisce in sé una straordinaria varietà di paesaggi, culture e memorie. Ma l’Algeria è molto più di un deserto: è anche montagne, sorgenti termali, coste affacciate sul Mediterraneo e città dal cuore antico.


Il turismo sahariano è certamente uno dei punti di forza del paese. I viaggiatori che si avventurano nel sud dell’Algeria trovano scenari di rara bellezza: canyon scolpiti dal vento, altipiani punteggiati da incisioni rupestri, oasi che sembrano miraggi. Tra i luoghi più straordinari si trovano i parchi culturali del Tassili n’Ajjer e dell’Ahaggar, due riserve di bellezza naturale e memoria ancestrale, dove arte preistorica, paesaggi rocciosi e tradizioni tuareg si incontrano. La valle del M’zab, con le sue città fortificate in pietra e i suoi minareti sobri e verticali, è invece un esempio unico di architettura urbana islamica integrata nel paesaggio. A questi si aggiungono il parco dell’Atlante Sahariano e la regione del Touat-Gourara-Tidikelt, che completano il mosaico di un deserto vivo e culturale.

M'zab è un'oasi in una valle profonda e stretta, composta da cinque città murate, situata nel deserto del Sahara a circa 600 km a sud di Algeri
M'zab è un'oasi in una valle profonda e stretta, composta da cinque città murate, situata nel deserto del Sahara a circa 600 km a sud di Algeri

Se ci si sposta a nord, lungo i 1200 chilometri di costa mediterranea, si scopre un volto diverso dell’Algeria: più verde, marittimo, aperto al respiro del mare. Le spiagge si susseguono una dopo l’altra, tra piccoli porti di pescatori, tratti incontaminati e promontori che conservano rovine fenicie, romane e ottomane. Qui si può nuotare, praticare sport acquatici o semplicemente passeggiare tra i pini marittimi e i siti archeologici affacciati sulle onde.


Ma forse la ricchezza più sorprendente dell’Algeria è il suo patrimonio culturale, che l’UNESCO ha riconosciuto con ben sette siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale.


Ognuno di questi luoghi racconta un’epoca, una civiltà, un capitolo della storia umana:


  • La Kalâa dei Beni Hammad (1980) è ciò che resta della prima capitale dell'emirato hammadide, fondata nell’XI secolo nelle montagne dell’Hodna. Le sue mura, le moschee e i palazzi testimoniano l’antico splendore di una città islamica medievale.


  • La Valle del M’zab (1982), nel cuore del Sahara, è un esempio magistrale di adattamento umano all’ambiente desertico. Le sue cinque città fortificate (le “ksour”) furono fondate nel X secolo dai musulmani ibaditi e mostrano ancora oggi una vita comunitaria profondamente armonica.


  • Djémila (1982), l’antica Cuicul romana, è uno dei siti archeologici meglio conservati del Nord Africa. Sorge su un altopiano e rivela l’urbanistica raffinata delle città dell’Impero romano, tra templi, teatri, fori e terme.


  • Timgad (1982), la “Pompei d’Africa”, è una città romana fondata da Traiano nel I secolo. Il suo impianto ortogonale perfetto e i resti monumentali raccontano la vita quotidiana in una colonia romana africana.


  • Tipasa (1982), affacciata sul mare, è un’antica città punico-romana dove si incontrano templi fenici, ville romane, basiliche cristiane e tombe mauritaniche. Un luogo sospeso nel tempo, tra archeologia e panorama.


  • Tassili n’Ajjer (1982) è molto più di un parco: è un archivio di pietra. Qui si trovano oltre 15.000 incisioni e pitture rupestri risalenti fino a 12.000 anni fa, che raffigurano scene di caccia, danza e vita quotidiana in un Sahara allora fertile e verde.


  • La Casbah di Algeri (1992) è l’anima antica della capitale. Questo labirinto di vicoli, cortili e palazzi ottomani si arrampica sulla collina che guarda il mare, e continua a vivere con i suoi suoni, profumi e artigiani.

Antiche terme di età romana risalenti a circa 2.000 anni fa sono ancora oggi utilizzate dagli abitanti della città di Khenchela, in Algeria
Antiche terme di età romana risalenti a circa 2.000 anni fa sono ancora oggi utilizzate dagli abitanti della città di Khenchela, in Algeria

Chi cerca il benessere, infine, scoprirà nell’Algeria una tradizione termale millenaria. Il paese conta oltre 280 sorgenti termali naturali, molte delle quali note fin dall’antichità per le loro proprietà curative. Oggi, una trentina di stazioni termali accolgono viaggiatori da ogni parte, offrendo trattamenti per la salute e soggiorni rigeneranti in contesti naturali spesso spettacolari. Il governo algerino sta investendo nel settore, rinnovando le strutture esistenti e promuovendo nuovi progetti per rispondere alla crescente domanda di turismo del benessere.


In breve, visitare l’Algeria significa attraversare mondi diversi: dai silenzi delle sabbie agli echi dell’antichità, dalle onde del mare alle voci delle casbah. Un paese vasto, multiforme, che conserva ancora intatta la sua autenticità.


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