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Kuwait - La città delle Perle

  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 11 min

Aggiornamento: 19 ott

Patrizia Boi (Assadakah News) -  Rubrica Culturale "Le Mille e Una Fiaba" - I Favolosi Paesi della Lega Araba


Capitolo 10 KUWAIT - La città delle Perle


Sami, un giovane pescatore kuwaitiano
Sami, un giovane pescatore kuwaitiano

Nelle profondità del Golfo Arabico, dove le acque scintillanti incontrano le sabbie dorate, si cela un segreto millenario: la città sommersa di Al-Lulu, "la città delle perle". Un tempo fiorente insediamento umano, Al-Lulu fu inghiottita dalle onde a causa di un'antica maledizione, trasformandosi in un regno sottomarino abitato da creature magiche e custode di tesori inestimabili.


La leggenda di Al-Lulu era tramandata di generazione in generazione tra i pescatori kuwaitiani, ma considerata solo un'antica favola. Finché un giovane non decise di avventurarsi nelle profondità del Golfo alla ricerca della città perduta.


Sami: un cuore coraggioso nelle profondità del Golfo


La leggenda di Al-Lulu lo affascinava, non solo per i tesori che prometteva, ma anche per il mistero che avvolgeva la città sommersa
La leggenda di Al-Lulu lo affascinava, non solo per i tesori che prometteva, ma anche per il mistero che avvolgeva la città sommersa

Sami era un giovane pescatore kuwaitiano, forgiato dal sole e dal mare. Le sue fattezze robuste, ereditate dai suoi antenati marinai, raccontavano di una vita trascorsa a sfidare le onde e a scrutare l'orizzonte. La sua pelle color cioccolato, segnata dalle intemperie, rifletteva la sua connessione con la terra e il mare.


I suoi occhi neri, profondi come le notti del deserto, brillavano di una curiosità insaziabile e di una determinazione incrollabile. I suoi riccioli scuri, ribelli come le onde del Golfo, incorniciavano un volto segnato dalla fatica, ma illuminato da un sorriso sincero. Il suo corpo, di proporzioni perfette, era il risultato di anni di lavoro duro e di una vita attiva. Le sue mani, forti e callose, erano abituate a maneggiare reti e remi, ma sapevano anche essere gentili e delicate.


Sami era un giovane coraggioso e altruista, con un cuore grande e generoso. La sua famiglia era la sua priorità, e il desiderio di risollevare le loro sorti lo spingeva a superare ogni ostacolo. La leggenda di Al-Lulu lo affascinava, non solo per i tesori che prometteva, ma anche per il mistero che avvolgeva la città sommersa. La sua curiosità lo portò quindi a esplorare le profondità del Golfo, a immergersi per sciogliere quell'enigma che per generazioni era stato raccontato dalla sua gente.


Danah, la Stella Marina Sapiente


Danah, la Stella Marina Sapiente
Danah, la Stella Marina Sapiente

Durante una delle sue immersioni, Sami si imbatté in una creatura incantevole. Danah non era una creatura marina ordinaria. La sua forma ricordava quella di una stella marina, ma ogni suo braccio emanava una grazia eterea, muovendosi con la fluidità di una danzatrice. La sua pelle, di un azzurro intenso e luminoso, sembrava catturare la luce del sole filtrata dalle profondità marine, creando un alone scintillante attorno a lei.


Il suo volto, di una bellezza senza tempo, era incorniciato da lunghi capelli di alghe argentate, che ondeggiavano dolcemente al ritmo delle correnti. I suoi occhi, grandi e profondi, scintillavano come perle rare, riflettendo la saggezza millenaria delle profondità marine. La sua voce, melodiosa come il canto delle balene, risuonava nelle orecchie di Sami, trasmettendo conoscenza e comprensione. Danah era la custode dei segreti di Al-Lulu, la guardiana della sua storia e della sua magia.


La sua presenza emanava un senso di pace e tranquillità, come se le tempeste del mare non potessero raggiungerla. La sua saggezza era antica come le correnti del Golfo, e il suo cuore era colmo di compassione per tutte le creature marine.


Danah, la Stella Marina Sapiente, era un faro di speranza nelle profondità oscure, una guida per coloro che cercavano la verità e la bellezza nascosta nelle acque del Golfo Arabico. Danah, colpita dal coraggio e dalla gentilezza di Sami, decise di mostrargli la città sommersa, un luogo di meraviglie e pericoli.


Al-Lulu: un labirinto di corallo e perle


Al-Lulu: un labirinto di corallo e perle
Al-Lulu: un labirinto di corallo e perle

Al-Lulu non era una città come le altre. Le sue architetture non erano fatte di pietra e mattoni, ma di corallo bianco e rosa, intagliato in forme sinuose e intricate. Le strade, lastricate di perle iridescenti, brillavano di una luce soffusa, illuminando il cammino dei visitatori. I palazzi, costruiti con conchiglie giganti e madreperla, si ergevano maestosi, con le loro cupole a forma di ostrica e le finestre di vetro marino. All'interno, le pareti erano decorate con mosaici di corallo e perle, raffiguranti scene di vita marina e antiche leggende.


Giardini di alghe luminose, simili a foreste incantate, si estendevano tra i palazzi, creando un'atmosfera magica e surreale. Creature marine di ogni forma e colore, pesci dalle squame iridescenti, meduse danzanti e granchi giganti, si muovevano liberamente tra le alghe, creando un quadro vivente di straordinaria bellezza.


Il cuore di Al-Lulu era il Palazzo di Corallo, la residenza del Re dei Mari. Un edificio imponente, con le pareti ricoperte di corallo rosso e le colonne di madreperla. All'interno, troni di conchiglie e tavoli di perle creavano un'atmosfera regale e solenne. Il mercato di Al-Lulu era un luogo di scambio e incontro, dove le creature marine vendevano e acquistavano oggetti di ogni tipo. Perle rare, conchiglie preziose, alghe luminose e coralli intagliati erano solo alcuni dei tesori che si potevano trovare.


Il tempio delle stelle, un edificio circolare con il tetto a forma di cupola, era il luogo di culto degli abitanti di Al-Lulu. Le pareti interne erano ricoperte di perle nere, che brillavano come stelle nel cielo notturno. La biblioteca di Al-Lulu, un luogo silenzioso e misterioso, custodiva antichi manoscritti e mappe, che raccontavano la storia della città e i suoi segreti.


Al-Lulu era un mondo di meraviglie, ma anche di pericoli. Creature marine malvagie, come il polpo gigante e il Re dei Mari, mettevano alla prova il coraggio e la saggezza dei visitatori. Ma per coloro che avevano un cuore puro e una mente aperta, Al-Lulu era un luogo di scoperta e di crescita, un regno sottomarino dove la magia e la realtà si fondevano in un'armonia perfetta.


Sami rimase incantato dalle architetture di corallo, dalle strade di perle iridescenti e dai giardini di alghe luminose. Conobbe gli abitanti di Al-Lulu: creature marine di ogni forma e colore, custodi di antichi segreti e tradizioni.


Per dimostrare il suo valore e ottenere l'aiuto di Danah, Sami dovette superare tre prove: recuperare una perla nera dalle fauci di un polpo gigante, risolvere un enigma posto da un'antica tartaruga saggia e dimostrare la sua purezza di cuore di fronte al Re dei Mari.


La prova del coraggio: la perla nera


Prima Prova: recuperare la perla nera dalle fauci del polpo gigante
Prima Prova: recuperare la perla nera dalle fauci del polpo gigante

La grotta oscura era un labirinto di ombre e silenzio, illuminata solo da una flebile luce azzurra che filtrava dalle fessure della roccia. L'aria era densa di umidità e il tanfo salmastro di alghe marcite riempiva le narici di Sami. Il giovane pescatore si immerse nelle profondità della grotta, i suoi occhi abituandosi lentamente all'oscurità. La nube di inchiostro nero che avvolgeva il polpo gigante sembrava una presenza viva, una massa informe e minacciosa che si muoveva e si contorceva come un essere senziente.


Sami si avvicinò cauto, i suoi passi silenziosi sulla roccia umida. Il polpo, con i suoi occhi di brace, sembrava una creatura dell'inferno, un mostro mitologico uscito dalle profondità dell'abisso. I suoi tentacoli, lunghi e potenti, si muovevano sinuosi, come serpenti che si contorcevano e si attorcigliavano intorno alle rocce. Sami osservò i movimenti della creatura, cercando di capire i suoi punti deboli. Notò che il polpo sembrava ipnotizzato da movimenti ritmici e cadenzati, come se fosse attratto da una sorta di musica silenziosa.


Con questo in mente, Sami decise di utilizzare la sua astuzia e la sua conoscenza della danza del deserto per distrarre il polpo. Iniziò a muoversi con la grazia di un danzatore, i suoi passi leggeri e precisi, come se stesse danzando sulla sabbia calda del deserto. Il polpo, affascinato dai movimenti di Sami, abbassò la guardia, i suoi tentacoli rallentando il loro movimento sinuoso.


Sami continuò a danzare, i suoi movimenti diventando sempre più rapidi e precisi. Il polpo, completamente ipnotizzato, sembrava aver dimenticato la presenza della perla nera, il suo unico obiettivo era seguire i movimenti di Sami. Il giovane pescatore ne approfittò, muovendosi con rapidità e precisione verso la perla. Con un movimento finale, Sami afferrò la perla nera e la strappò dalle fauci del polpo, che non oppose resistenza, ancora ipnotizzato dalla danza di Sami.


La perla nera brillava nella luce azzurra della grotta, il suo colore intenso e profondo sembrava assorbire la luce intorno a sé. Sami la tenne in mano, sentendo un senso di trionfo e di orgoglio. Aveva superato la prima prova, dimostrando il suo coraggio e la sua astuzia. Ora, era pronto ad affrontare la prossima sfida, qualunque essa fosse.


La prova della saggezza: l'enigma della tartaruga


La prova della saggezza: l'enigma della tartaruga
La prova della saggezza: l'enigma della tartaruga

La seconda prova di Sami fu risolvere un enigma posto da un'antica tartaruga saggia, "Jaddah", che significa "nonna" in arabo. Jaddah, con il guscio ricoperto di alghe e coralli, parlava con una voce che sembrava provenire dalle profondità del tempo, lenta e profonda come il respiro del mare.


«Giovane pescatore», disse Jaddah, «ti porrò un enigma che metterà alla prova la tua saggezza e la tua conoscenza delle maree. Ascolta attentamente: «Sono nata prima delle perle, eppure le custodisco. Ho visto città sorgere e cadere, eppure rimango. Conosco i segreti del mare, eppure non parlo. Chi sono io?»».


Sami rimase in silenzio, riflettendo sulle parole della tartaruga. L'enigma era complesso, ricco di simbolismi e metafore. Pensò alle storie che i suoi antenati marinai gli avevano raccontato, alle leggende di Al-Lulu e ai segreti del Golfo Arabico.


Poi, un'intuizione lo illuminò.


«Tu sei il tempo, Jaddah», disse Sami. «Sei nata prima delle perle, perché sei eterna. Hai visto città sorgere e cadere, perché sei testimone della storia. Conosci i segreti del mare, perché sei parte di esso, ma non parli, perché i segreti sono custoditi nel silenzio».


Jaddah annuì lentamente, con un sorriso antico che illuminò il suo volto rugoso.


«Hai risposto correttamente, giovane Sami. La tua saggezza è pari alla tua gentilezza. Hai dimostrato di essere degno di conoscere i segreti di Al-Lulu».


L'enigma di Jaddah, quindi, non era solo un gioco di parole, ma una prova di conoscenza e comprensione dei cicli della natura e della storia. Sami, con la sua intuizione e la sua saggezza, dimostrò di essere in sintonia con il ritmo del mare e con i segreti di Al-Lulu.


La prova del cuore: il Re dei Mari


La prova del cuore: il Re dei Mari
La prova del cuore: il Re dei Mari

La terza prova di Sami fu dimostrare la sua purezza di cuore di fronte al Re dei Mari. Il sovrano, una creatura maestosa con la barba di corallo e gli occhi di tempesta, sedeva sul suo trono di conchiglie, avvolto da un'aura di potere e saggezza. Davanti a lui, le acque sembravano vibrare di un'energia antica e insondabile.


Il Re scrutò Sami a lungo, come se volesse leggergli l'anima. Poi parlò con voce profonda:


«Molti cercano di entrare nel cuore di Al-Lulu, ma pochi sono degni. Dimostrami che il tuo cuore è puro: rispondi al mio indovinello».


L’aria intorno si fece più densa, come se l’oceano stesso trattenesse il respiro.


«Non può essere trattenuto, ma si dona. Più lo dividi, più cresce. Chi lo possiede davvero, non lo perde mai. Cos'è?»


Sami abbassò lo sguardo per un momento, riflettendo. Poi, con un sorriso lieve ma sicuro, rispose:


«L’amore».


Un silenzio sacro cadde nella sala del trono. Il Re dei Mari lo osservò, e nei suoi occhi lampeggiò qualcosa di simile a una tempesta che si placa.


«Hai parlato con saggezza, Sami», disse infine, la sua voce ora più morbida. «Solo chi conosce il vero valore dell’amore può custodire Al-Lulu».


Poi si alzò, posando una mano grande e antica sulla spalla del giovane.


«Hai la mia benedizione. Va’, e porta con te il cuore del mare».


L’acqua intorno si illuminò di una luce azzurra e dorata, e Sami sentì un calore profondo avvolgerlo. Sapeva di aver superato anche l'ultima prova. Ora era pronto per conoscere il grande segreto della Perla incantata.


La Perla Incantata: il cuore pulsante di Al-Lulu


La Perla Incantata: il cuore pulsante di Al-Lulu
La Perla Incantata: il cuore pulsante di Al-Lulu

La Perla Incantata non era una semplice gemma, ma l'essenza stessa di Al-Lulu, il suo cuore pulsante, la fonte della sua magia e della sua vita. Era una sfera di luce opalescente, che pulsava con un ritmo lento e costante, come il respiro del mare. La sua superficie, liscia come seta, rifletteva i colori dell'arcobaleno, creando un caleidoscopio di luci e ombre.


La leggenda narrava che la Perla Incantata fosse nata dalle lacrime di una dea marina, che piangeva la perdita del suo amore, un principe umano annegato in mare. Le lacrime, cadute sul fondo del Golfo, si erano trasformate in una perla magica, capace di controllare le maree e di spezzare gli incantesimi.


Danah, la Stella Marina Sapiente, custodiva gelosamente il segreto della Perla Incantata, rivelandolo solo a coloro che dimostravano di avere un cuore puro e un'anima coraggiosa. La perla era l'unica speranza per Al-Lulu, l'unico modo per spezzare la maledizione che l'aveva condannata all'oscurità.


Quando Sami, dopo aver superato le prove, dimostrò di essere degno della fiducia di Danah, la Stella Marina gli rivelò il segreto della Perla Incantata. Gli spiegò che la perla aveva il potere di spezzare la maledizione, riportando Al-Lulu alla luce del sole. Ma per farlo, Sami doveva portare la perla in superficie, durante la notte di luna piena, e immergerla nelle acque del Golfo.


Sami, consapevole della responsabilità che gli era stata affidata, accettò la missione con coraggio e determinazione. Con l'aiuto di Danah e degli abitanti di Al-Lulu, recuperò la Perla Incantata, custodita in un scrigno di corallo, e iniziò il suo viaggio verso la superficie.


Il ritorno alla luce


Il ritorno alla luce
Il ritorno alla luce

Durante la notte di luna piena, Sami emerse dalle acque del Golfo, stringendo tra le mani la Perla Incantata. La luna, alta nel cielo, si specchiava nel mare, e le onde sembravano sussurrare antiche melodie dimenticate.


Con un gesto solenne, Sami immerse la perla nelle acque. Un’esplosione di luce dorata squarciò il buio della notte, e un’energia antica si sprigionò dalle profondità. Il mare ribollì e si sollevò in spirali luminose, mentre il vento cantava parole di rinascita.


Dalle onde emerse Al-Lulu, risplendente come nei giorni di gloria: le cupole di madreperla scintillavano, le strade tornavano a popolarsi, le torri si stagliavano contro il cielo stellato. Il tempo si era spezzato, e la città era rinata.


Ma non fu solo Al-Lulu a trasformarsi. La piccola stella marina, che aveva accompagnato Sami nel suo viaggio, fu avvolta da un vortice di luce e d’acqua. Quando la luce si dissipò, al suo posto stava una giovane donna dalla bellezza radiosa: Lulua, la principessa perduta di Al-Lulu, figlia del Re dei Mari. I suoi occhi brillavano come perle, e i suoi lunghi capelli ondeggiavano come fili d’argento sotto la luna.


Accanto a lei, anche il possente polpo che aveva custodito i segreti del mare subì la sua metamorfosi: divenne Tariq, il principe di Al-Lulu, fratello di Lulua, il cui cuore era rimasto imprigionato nell’incantesimo per secoli. I suoi occhi portavano ancora il riflesso delle profondità marine, ma ora erano colmi di riconoscenza.


Il Re dei Mari, fiero e maestoso, si avvicinò a Sami e posò una mano sulla sua spalla.


«Hai liberato il mio regno e la mia famiglia. Il tuo cuore puro ha spezzato la maledizione».


Si voltò verso la figlia e il figlio:


«Ora la vostra vita appartiene alla terra e non più agli abissi. Sami, ti concedo in sposa la mia unica figlia, che la gioia sia sempre con voi!».


Lulua sorrise a Sami, il suo sguardo colmo di dolcezza e gratitudine.


«Se lo desideri, resterò per sempre al tuo fianco».


Sami, che aveva sempre lottato per il bene della sua gente, trovò in lei non solo una principessa, ma un’anima affine. Il loro amore sbocciò sotto la luna, come un dono del mare.


Da quel giorno, Sami e Lulua governarono Al-Lulu, riportandola alla sua antica grandezza. Tariq, il principe ritrovato, divenne il protettore del mare, assicurando che nessuna oscurità minacciasse mai più la città delle perle.


E nel cielo, proprio sopra Al-Lulu, brillava una nuova stella: la Perla Incantata, ormai libera, che vegliava sul regno e sui suoi abitanti per l’eternità.


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SPECIALE LEGA ARABA

A cura di Roberto Roggero, Patrizia Boi

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